VIAGGIO NEI LUOGHI DELL'ALLUVIONE. L'ENTROTERRA GENOVESE
Per concludere
l’inchiesta sui luoghi interessati dall’alluvione di poche settimane fa, dopo le
due puntate su Basso Piemonte e Genova città, rivolgo la mia attenzione
all’entroterra del capoluogo ligure.
In questo caso il diluvio del nove
ottobre scorso ha creato maggiori problemi inerenti l’orografia, piuttosto che
l’idrografia; sono centinaia le frane segnalate nelle diverse valli coinvolte:
Scrivia, Trebbia, e Stura.
In val Trebbia il territorio maggiormente colpito
è il Comune di Torriglia, che da quel giorno ha avuto, per oltre dieci giorni,
sei sue frazioni - tra le quali Pentema, famosa per il suo presepe che invade le
strade della località - completamente isolate dal resto del mondo, a causa sia
degli smottamenti dalle montagne, sia del crollo di strade e ponti.
In questo
caso è assolutamente evidente il nefasto intervento dell’uomo che, pur di
conquistare spazio utile all’urbanizzazione forzata di larghe parti del
territorio, non esita a violentare l’ecosistema.
Detto dal fatto che il
versante ligure della valle Stura ha sì subito danni dall’evento, ma pare essere
riuscito a contenerne gli effetti - tanto che, nell’abitato di Rossiglione
Inferiore, uno dei punti maggiormente a rischio del territorio, se non fosse per
il persistente odore di fango, e la presenza (sino a pochi giorni fa) di sacchi
di ghiaia ammucchiati davanti alla chiesa in attesa di essere rimossi, essendo
ormai passata l’emergenza - resta da occuparsi di quel Comune che ha subito i
maggiori danni da questa catastrofe in-naturale: Montoggio, talmente devastato -
si vedano le foto ed i video su http://www.alluvionemontoggio.it - che
l’amministrazione, con le mani legate dall’infame patto di stabilità, ha aperto
una sottoscrizione bancaria “per far ripartire il paese”.
Salendo da Genova,
prima di arrivare al comune della valle Scrivia, occorre attraversare alcune
località, dallo stato del cui territorio ci si rende conto facilmente che si sta
andando incontro ad un luogo pesantemente coinvolto nella catastrofe
in-naturale.
Già ad Aggio, estrema propaggine della città di Genova sulle
alture del quartiere di Molassana, si cominciano a vedere fronti franosi, tra
cui uno importante - in prossimità dell’uscita dalla località - che risulta
contenuto in qualche modo attraverso alcuni sacchi di ghiaia che impediscono
allo smottamento di interessare la strada sottostante.
Man mano che ci si
avvicina alla meta, la situazione peggiora sempre più: a Creto, frazione del
Comune di Montoggio, sono presenti alcuni smottamenti che riducono
pericolosamente la già di per sé poco agevole carreggiata, mentre più avanti -
in frazione Colletta - si incontra un nuovo importante fronte franoso.
Tutto
questo, però, non è neanche lontanamente paragonabile con quanto si incontra
addentrandosi nel, quasi totalmente invaso dal fango, capoluogo: qui piazza
Balilla, lo spiazzo principale, è letteralmente esplosa, in conseguenza
dell’esondazione di un piccolissimo affluente del torrente Scrivia che scorre
tombinato proprio lì sotto.
A causa di questo evento, gli esercizi
commerciali ubicati sulla piazza - il bar Centrale, la contigua macelleria, ed
il vicino frutta e verdura - ed i box del condominio, sono stati spazzati
via.
Tutt’ora, sono passati venti giorni dall’evento, fervono i lavori di
messa in sicurezza di muri pericolanti e di risistemazione della pavimentazione
della piazza: l’edicola, posizionata nell’angolo opposto dello spiazzo rispetto
al bar, ha ancora i sacchi di ghiaia posti a protezione dell’attività.
La
signora Anna mi racconta che la furia dell’acqua è stata tale che non solo ha
cancellato le attività commerciali, ma ha anche abbattuto muri e cancellato
scale utilizzate dai cittadini per rientrare nelle proprie abitazioni ai piani
superiori.
Per concludere: dopo venti giorni di alacre lavoro da parte della
popolazione, la situazione sta tornando lentamente alla normalità; ci vorranno
mesi per ripristinare al meglio la situazione antecedente l’evento, ma sono
certo che - nonostante l’ignavia delle istituzioni preposte - anche questa
volta, così come era successo nel 2011, tutto tornerà come prima.
Genova, 28
ottobre 2014
Stefano Ghio - Proletari Comunisti
Alessandria/Genova
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