Ci siamo ancora una volta – sembra che questo governo regionale pur di continuare a vivere, sia divenuto un enorme pastificio, infatti l'unica attività evidente è quella del rimpasto!
In
questo “Crocetta Ter”, sono confermate Lucia Borsellino
e Linda Vanchieri ma su questo non avevamo dubbi.
Lo
spazio c'è per tutti (?), che importanza può avere se ne viene
fuori una squadra di calcio anzicchè una di governo?
Si
accontenta l'ex segretario regionale del PD, Lupo se Antonio
Purpura va agli Enti Locali o magari al Turismo – con Bruno
Caruso, l'area Cuperlo dovrebbe rimanere soddisfatta
(ma...) anche perché la delega al Lavoro “conta”.
Maurizio
Croce, nipote dell'ex procuratore di Messina dovrebbe invece
avere la delega al territorio.
C'è una
donna per tutte le stagioni, senza per questo volere mancare di
rispetto alle signore dell'alta borghesia, si chiama Cleo Li Calzi
che in qualche modo ci ricorda Cammarata e Lombardo . . .
adesso si è quasi convinta a dire di si all'offerta giunta dai
cuperliani del PD (ovviamente ci saranno cuperliani un po' ovunque)
anche se la parola definitiva la dirà quando saranno definite
“deleghe e competenze”.
Il
governatore non è comunque del tutto tranquillo perché si gioca
sulla lama del rasoio . . . la forbice è stretta.
Continuando
con i nomi, c'è il problema di Giovanni Pizzo che sembra in
bilico a causa di una questione giudiziaria mentre per Alessandro
Bacci indicato dalla sede dell'impero renziano, sembra certa la
delega all'economia.
Alle
Autonomie Locali andrà sicuramente Marcella Castronovo, già
vice- segretario della presidenza del consiglio.
Certo .
. . ci sono molti scontenti, non potrebbe essere diversamente.
In un
trafiletto di Repubblica si legge che [ la formazione di
Leanza si è ormai rotta verticalmente. La componente che fa
capo a Luca Sammartino, ieri ha diffuso una nota per dire che
<< il movimento non è rappresentato nel nuovo governo >>
].
Tra gli
scontenti anche una buona fetta di Pddini – Pippo Di Giacomo
(ancora un cuperliano ?) pretende le scuse da Crocetta [ il
riferimento è allo scontro sull'appalto per l'efficentamento
energetico ( ma non esistono più le parole di un tempo?) allì'ASP
di Palermo e alla lista dei “raccomandati” del Di Giacomo
stesso.]
COSA
POSSIAMO DIRE NOI PROLETARI COMUNISTI ?
I
governi, siano essi spostati a “destra” o protesi a “sinistra”,
sono e rimangono sempre
“combriccole” al servizio della più becera borghesia e come tali
non ci stanno bene, al di la dei nomi. Le maggioranze nate nei
salotti o nelle “cabine di pilotaggio” che esaltano come diritto
di voto, sono e saranno sempre contro i lavoratori – le donne – I
GIOVANI, e proprio perché siamo convinti che saranno questi ultimi
a dare la spallata finale al sistema,
Pillole Comuniste ritrae perfettamente la commedia:
Pillole Comuniste ritrae perfettamente la commedia:
La
putrefazione del sistema politico ed economico
finisce per
rappresentarsi con facce putrefatte di
morti viventi alla testa delle
istituzioni.
Spazzare
via questo sistema e i suoi uomini è
compito della gioventù
proletaria ma essa
oggi non ha
ancora coscienza e organizzazione per farlo.
Da
pillole comuniste 1 – 22/04/2013
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