ALLA
MANIFESTAZIONE anche GENITORI DEGLI STUDENTI DISABILI E ALTRI
PRECARI
PROTESTA PER TUTTA LA SETTIMANA ALLA PRESIDENZA DELLA
REGIONE!
Sono scesi ancora una volta in
piazza i precari coop sociali organizzati nello slai cobas s.c. ieri pomeriggio
a piazza indipendenza - presidenza della regione.
Ancora una volta i servizi di
assistenza igienico personale, comunicazione e trasporto per i ragazzi disabili
nelle scuole superiori di Palermo e provincia sono vergognosamente a rischio dai
primi di novembre, la ex provincia regionale non ha infatti ricevuto da parte
della regione le somme necessarie per far continuare i servizi.
Dal 3 novembre, se non si
sblocca la situazione mentre gli operatori rimarranno fuori dal lavoro ai
ragazzi disabili verrà nuovamente e gravemente ri-negato il diritto allo
studio.
I precari in piazza hanno
fatto prima un'assemblea, presenti anche genitori con i figli disabili e altri
precari che si sentono in sintonia con la lotta dello slai. È stato denunciato
con forza innanzitutto il governo Renzi i cui attacchi ogni giorno sempre più
reazionari si stanno riversando in tutti gli ambiti; nella legge di stabilità
per esempio tra tutti i tagli c'è previsto anche quello di 100 milioni di
euro al fondo nazionale sociale che vuol dire sempre meno risorse per la
disabilità, così come la riforma del lavoro che vuole costringere tantissimi
lavoratori alla precarietà a vita nel migliore dei casi o alla disoccupazione a
vita.
Si è parlato della
manifestazione di Roma di sabato scorso dove un milione di lavoratori, precari,
disoccupati, giovani, donne... sono scesi in piazza contro il governo Renzi e di
come dalla manifestazione sia emerso l'appello di tanti allo sciopero generale
contro, appunto, il governo arrogante di Renzi che dice che è "finito il tempo
del posto fisso" e che "non sarà una piazza a fermare il governo" che fa le
riforme, sì, ma di smantellamento e distruzione sociale.
Si è annunciato lo sciopero
del 14 novembre indetto anche dallo slai cobas s.c. che ci deve vedere in lotta,
insieme a lavoratori, i precari, giovani… con una piattaforma realmente di
classe, popolare e combattiva nella prospettiva dello sciopero generale per la
caduta del governo Renzi.
E ieri pomeriggio i
precari hanno manifestato anche contro l'indifferenza del governo regionale che
era "impegnato per superare la crisi", ma come ha detto una delegata: "della
crisi di governo e delle tarantelle siciliane del governo crocetta e company non
ce ne può fregar di meno mentre ad essere attaccati sono sempre e soltanto i
diritti dei lavoraotori, delle famiglie, dei più deboli socialmente" ...
È stato chiesto un incontro con
la dott.ssa Lo Bello, responsabile della segreteria particolare di Crocetta, la
quale durante un incontro nei primi di ottobre in presenza dello slai cobas, di
una delegazione dei genitori e del commissario alla Provincia Tucci, aveva dato
rassicurazioni in merito alla continuazione del servizio e sul trasferimento
delle somme richieste dalla ex provincia. La regione avrebbe erogato le risorse
necessarie mese per mese fino a dicembre, nel frattempo avrebbero lavorato per
garantire il servizio da gennaio a giugno dell'anno prossimo. La dott.ssa Lo
Bello però era a Roma con Crocetta per presentare al governo la "nuova" giunta e
nessuno avrebbe potuto ricevere i lavoratori.
Preacri, genitori hanno
iniziato a bloccare la strada molto trafficata, si è creato un caos con
automobilisti solidali che hanno inziato anche a suonare il clacson
accompagnando gli slogan dei precari e genitori ma non sono mancati momenti di
tensione con alcuni automobiisti invece inferociti per i blocchi ripetuti con
la Digos agitata nel cercare di calmare gli animi mentre da dietro le finestre
del palazzo vigliaccamente filmavano le scene, attaccati dai precari
pubblicamente "le vostre riprese illegali non ci fermano". I blocchi hanno di
fatto portato "all'apparizione" del nuovo capo di gabinetto, Dott Guagliano, che
fino a prima era stato definito assente al palazzo.
Il dott. Giulio Guagliano
durante l'incontro con i delegati Slai, una madre e un rappresentante dell'Ente
Srdomuti per prima cosa ha dichiarato di non sapere nulla della vertenza, c'era
da immaginarselo! vertenza che è stata sintetizzata senza giri di parole cui è
sonon seguite le nostre richieste: e richieste: che ne e' stato dell'accordo
fatto ad ottobre? Come mai la Regione non ha ancora fatto nulla?
Il dott. Guagliano ha subito
chiamato dapprima la dott.ssa Bullara, direttore generale delle politiche
sociali e in seguito il dott. Morale, dirigente generale delle autonomie locali
per capire quali competenze avrebbe avuto la Regione in merito allo stanziamento
delle risorse. La risposta è stata che la Regione ha stanziato 19 mln di euro da
ripartire alle province siciliane con priorità di spesa sui servizi di
assistenza, fino ad ora ne ha trasferiti prima 3 mln di euro e in seguito 10 mln
di euro. Rimangono da trasferire 9 mln di euro sempre da ripartire tra le varie
province.
Ma come mai il Commissario
Ticci dichiara d non avere risorse per la continuazione del servizio?
Dopo avere raccolto
informazioni dai vari assessorati, il dott. Guagliano ha affermato che avrebbe
fatto il il possibile affinché l'ultima tranche di 9 mln di euro vengano
trasferiti prima possibile per assicurare i servizi. Ma il rischio che i servizi
vengano interrotti non è del tutto scongiurato.
I lavoratori hanno ribadito
che contrasteranno in ogni modo sia le interruzione che la riduzione di ore.
Nonostante le rassicurazioni del capo di gabinetto i delegati hanno chiesto di
avere un incontro con la dott.ssa Lo Bello, neo assessore all'istruzione e
formazione.
A quel punto Guagliano ha
chiamato la Lo Bello a Roma che ha convocato il nostro sindacato per le 11 di
questa mattina.
Come si vede la
lotta continua e fino a quando non si avranno risposte certe e non verrà
mantenuto l'accordo fatto non avranno pace... Se necessario si scenderà ogni
giorno in piazza!
E ci prepariamo per lo
sciopero del 14 novembre!
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