Sono stati allestiti banchetti informativi, mostre e striscioni, due bellissimi ritratti di Georges Ibrahim Abdallah e Amad Sa’dat completati durante il presidio, intanto al microfono si alternavano gli interventi e si volantinava.
Una bella
iniziativa condotta con spirito semplice e proletario. Tante le realtà
presenti, anche a seguito delle molteplici mobilitazioni internazionaliste
degli ultimi mesi.
LIBERARE
George Ibrahim Abdallah militante comunista libanese!
È stato
arrestato a Lyon nel 1984. Già condannato a 4 anni di reclusione per detenzione
di armi ed esplosivi, nel 1986, nel 1987 un tribunale speciale creato appositamente
per lui dal governo francese, con gli USA che si costituiscono parte civile, lo
ha condannato all'ergastolo con l'accusa di essere il presunto fondatore delle
Frazioni Armate Rivoluzionarie Libanesi, che nel 1982 avevano rivendicato
alcune azioni armate in Francia.
Legalmente
avrebbe potuto essere liberato dopo 14 anni di prigione, nel 1999, ma dopo 30
anni e ben nove domande di liberazione, Georges Ibrahim Abdallah è ancora in carcere.
L’ottava
richiesta di libertà condizionata dell’aprile 2013, era stata in un primo tempo
accolta dal tribunale, ma le autorità francesi non hanno applicato l’ordine
fino a quando un altro tribunale ha dato parere contrario.
Così la
Francia ha ceduto alle fortissime pressioni di ISA e Israele, che avevano espresso “grave
inquietudine” per il timore che Georges Abdallah possa tornare a combattere sul
campo.
Quello che
imperialisti e sionisti vogliono continuare a far pagare, dopo 30 anni, a
Georges Abdallah è l’essere stato in tutti questi anni un esempio di fermezza
rivoluzionaria e internazionalismo, l’aver partecipato continuamente e
attivamente come poteva a tutte le battaglie in solidarietà con i prigionieri
politici rivoluzionari in tutto il mondo.
Il suo è uno dei numerosi casi di rivoluzionari prigionieri che restano per decenni
dietro le sbarre, anche oltre la pena subita, solo perché il carcere non li ha
piegati e continuano ad agire da rivoluzionari.
D’altra
parte, in questi anni decine di prigionieri rivoluzionari, comunisti, anarchici
e antifascisti imprigionati in Italia, Grecia, Marocco, Svizzera e altre parti
del mondo hanno solidarizzato con Georges Ibrahim Abdallah, con scioperi della
fame e altre forme di lotta per la sua liberazione.
Il prossimo
5 novembre il tribunale per l’applicazione delle pene si pronuncerà
sull’ennesima richiesta di scarcerazione. Un mese di mobilitazione
internazionale è stato indetto a sostegno della sua richiesta, in particolare
tra il 20 e il 25 ottobre.
In questo
periodo in cui sono previste manifestazioni in molte città francesi, tra cui
Lannemezan, Parigi e Lyon, ma anche a Tunisi, Bruxelles e, in Italia a Milano.
Soccorso
Rosso Proletario Italia aderisce a questa campagna.
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