NOI DONNE AL FIANCO DELLE COMBATTENTI KURDE
organizziamo
un
SIT-IN ALL'AMBASCIATA TURCA
SIT-IN ALL'AMBASCIATA TURCA
Raccogliamo
l'appello delle compagne curde
Organizziamo nello
stessa giornata dei sit-in tutte le città, iniziative delle donne in
solidarietà con le donne combattenti curde, contro l'Isis e
l'imperialismo.
Dall'intervista ad Asia, una
rappresentante curda all'assemblea del 11 ottobre:
"come
possiamo intervenire qui in Europa, in Italia per portarvi la nostra
solidarietà?"
“...ci
sono diversi modi. In primo luogo ci serve sempre un'attenzione:
questa situazione si deve vedere come una situazione che si può
vivere ogni giorno e che riguarda tutti. Ognuno di noi può fare
qualcosa e fare pressione affinché il governo turco, anzichè
proteggere ISIS, lasci trasportare i feriti agli ospedali di
Turchia...i cittadini di Kobane dicevano che volevano avere anche
solo un saluto dall'umanità, volevano sapere che il mondo sta
vedendo questo genocidio e questo è importante da un punto di vista
morale.
Anche qui in Italia si può fare qualcosa, perchè noi non
vediamo che il governo italiano voglia portare la pace in quella
regione... La guerra dei governi è contro le donne, contro i popoli
e le donne sono le prime ad essere colonizzate e schiavizzate. In
questa società le donne è come se non esistessero, ma le donne sono
il centro del popolo... se si vuole difendere il popolo bisogna
difendere i diritti, la libertà delle donne prima di tutto...”
Dall'intervista
a Pinar Aydinlar, artista e militante comunista rivoluzionaria:
“... rispetto ad altre guerriglie e lotte rivoluzionarie di liberazione nazionale, la particolarità di questa lotta è il ruolo importante che vi giocano le donne rivoluzionarie curde.
Donne che hanno rifiutato il ruolo subordinato, gli affetti familiari, per prendere le armi e combattere... È una lotta antimperialista. L’imperialismo si oppone da sempre all’autonomia del popolo curdo nella regione e, soprattutto, perché sa bene che questo movimento è diverso dagli altri movimenti autonomisti proprio grazie al ruolo in esso delle donne... il ruolo che in esso vi svolgono le donne assume un grande valore per tutti i rivoluzionari, i comunisti, gli antimperialisti e, allo stesso tempo, chiama tutte le donne, rivoluzionarie a assumere iniziative e avere un ruolo in prima linea a sostegno di questa lotta antimperialista.
Le donne e bambini sono le prime vittime della guerra e dell’ideologia dell’ISIS, ma le donne di Rojawa non sono solo le prime vittime, sono le prime combattenti. Le donne che lasciano le case per combattere non lottano solo per l’autodeterminazione del loro popolo, lottano per la loro stessa liberazione...”.
Non
lasciamo disattese queste richieste di aiuto, solidarietà.
Perchè la lotta delle
donne curde è la nostra lotta.
Proponiamo
un sit-in all'ambasciata turca
a
Roma per il 22 novembre
Perché l'Isis e l'imperialismo che lo sostiene sono il nostro nemico comune
Perchè noi che stiamo in un paese
imperialista il miglior sostegno che possiamo dare alle nostre
sorelle curde è la lotta contro l'imperialismo (avanguardia di tutte
le barbarie), compreso l'Italia.
Perchè L'Isis, sostenuto dalla Turchia, addestrato dalla NATO, foraggiato dall'occidente è un prodotto del nostro sistema e possiamo/dobbiamo combatterlo alle radici, anche sul nostro territorio.
Perchè L'Isis, sostenuto dalla Turchia, addestrato dalla NATO, foraggiato dall'occidente è un prodotto del nostro sistema e possiamo/dobbiamo combatterlo alle radici, anche sul nostro territorio.
Le
compagne del Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario
mfpr.naz@gmail.com
– blog:femminismorivoluzionario
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