Solidali
con i nostri fratelli di classe in lotta!
La
repressione non passerà!
Sappiano
padroni grandi e piccoli, governi dei padroni che la repressione non
spegne ma alimenta la lotta
contro
sfruttamento, schiavismo e fascismo padronale!
Uniamoci
e alziamo il tiro della lotta per ABROGARE I DECRETI SICUREZZA
razzisti liberticidi, antioperai e antipopolari!
Dopo
i manganelli, le denunce, i fogli di via, che hanno sempre colpito le
lotte degli operai della logistica e gli attivisti dei sindacati di
base a Piacenza, come a Bergamo, a Torino come a Milano. A Prato
contro
la giusta, tenace coraggiosa lotta dei lavoratori c'è stato un
attacco con l'utilizzo, da parte del Questore, dei Decreti sulla
sicurezza Salvini-Di Maio, razzisti e liberticidi mantenuti finora
dal governo PD/M5Stelle, con cui 21 lavoratori in sciopero si sono
visti comminare 4 mila euro di multa per blocco stradale in un quadro
di norme che prevedono anche il carcere per i blocchi, le
occupazioni, per l'invasione di terreni o edifici, per criminalizzare
le lotte, intimidire, colpire duramente il diritto di sciopero.
Sappiamo
bene nelle lotte degli operai a Bergamo, nella grande lotta dei
precari e disoccupati per il lavoro a Taranto, quanto siano insidiose
multe, denunce e persecuzioni poliziesche, arresti dei nostri
dirigenti, per scoraggiare lotta e partecipazione, per questo
valorizziamo e ci sentiamo parte di quello che succede a Prato
A
Prato al Questore ligio alla legge del padrone è andata male, voleva
fermare la lotta e invece ha creato un incendio, con
la scesa in campo di tanti a fianco dei lavoratori e fatto diventare
la questione Prato un anello della lotta generale proletaria,
democratica e popolare, un esempio da seguire là dove colpiscono i
lavoratori in lotta.
Per
questo il
coordinamento nazionale dello slai cobas per il sindacato di classe
aderisce a questa manifestazione, con iniziative di informazione e
solidarietà ovunque è presente nei posti di lavoro, da Bergamo a
Taranto, da Ravenna a Palermo, e con la partecipazione diretta
Questa
manifestazione è parte della lotta più generale per l’abolizione
dei decreti sicurezza
Ora
costruiamo insieme l’unità solida e permanente delle
organizzazioni di base e di classe
La lotta contro i decreti
Salvini condotta in prima persona dai lavoratori, è parte di una
guerra di classe contro padroni e governo e deve essere parte di un
fronte necessario anticapitalista, antifascista e antirazzista
Uniamoci
per rovesciare i padroni, i loro governi, il loro Stato, per il
potere nelle mani dei lavoratori
SLAI
COBAS per il sindacato di classe
coordinamento
nazionale
email:
slaicobasta@gmail.com 3471102638
18.1.20
Nessun commento:
Posta un commento