Processo Eternit bis: seconda udienza preliminare
Seconda udienza nel processo preliminare che si sta tenendo a
Vercelli e che vede imputato l’ultimo patron rimasto in vita dell’
ex Eternit, Stephan Schmidheiny, per il quale la pubblica accusa chiede il rinvio a giudizio per l’omicidio volontario aggravato di 392 casalesi.
La richiesta di rinvio a giudizio, firmata dai
pubblici ministeri Gianfranco Colace, Roberta Brera e Francesco Alvino,
ha posto in risalto la volontarietà e la finalità di lucro che ha
animato la condotta dell’imputato, determinando il decesso di
innumerevoli persone. La Procura di Vercelli, ha quindi chiesto al Gup
l’emissione del decreto che dispone il giudizio nei confronti del
magnate svizzero per il reato di omicidio volontario.
I legali ONA, l’osservatorio nazionale amianto, in prima linea da
anni nella battaglia contro la fibra killer in tutta Italia e nella
zona di Casale Monferrato, hanno chiesto che Stephan Schmidheiny paghi
per la strage perpetrata. Nel corso dell’udienza sono state accolte le
tesi dell’avvocato Ezio Bonanni il quale ha dichiarato:
“L’ONA rimarrà in prima fila affinché ci sia giustizia per le
vittime dell’amianto, nel processo Eternit come in tutti gli altri
procedimenti. Auspichiamo che, con l’impegno di tutti, sia portata a
termine la bonifica dell’amianto, la sorveglianza sanitaria, e il
risarcimento dei danni per tutte le vittime”.
Il Gup ha
rinviato la causa al 20 gennaio per la discussione della difesa dell’imputato.
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