Morire a 26 anni durante il turno di notte in fabbrica.
...in un capannone
che una ditta esterna di autotrasporti - la Lomazzi Lino di Vogogna - ha
in uso nello stabilimento siderurgico del gruppo Duferdofin Nucor.lavorava per la ditta ossolana che ha in appalto la movimentazione dei fasci di travi prodotti nel laminatoio di Pallanzeno
Ivan Guizzardi, 26 anni, è rimasto schiacciato sotto un
carico di travi d’acciaio. Cresciuto a Megolo di Mezzo, frazione di
Pieve Vergonte, da qualche mese si era trasferito a Vogogna per
convivere con la fidanzata Elisa. Erano felici, sorridenti e innamorati, come dimostrano le tante foto pubblicate su Facebook.
Tutto finito per un tragico incidente sul lavoro, sul quale stanno
indagando gli ispettori dello Spresal
dell’Asl Vco che lunedì riporteranno l’esito dei primi accertamenti al pm Nicola Mezzina. Saranno le indagini a chiarire le cause dell’infortunio mortale probabilmente causato dal distaccamento di un carico issato dall’autogru e/o da un guasto tecnico
dell’Asl Vco che lunedì riporteranno l’esito dei primi accertamenti al pm Nicola Mezzina. Saranno le indagini a chiarire le cause dell’infortunio mortale probabilmente causato dal distaccamento di un carico issato dall’autogru e/o da un guasto tecnico
La prima a essere avvertita dell’incidente, da un collega del
ragazzo, è stata la fidanzata che a sua volta ha chiamato la mamma di
Ivan, Monica Pirone. «Viveva per suo figlio» dice il cugino Marco
Pirone, vice sindaco di Pieve Vergonte.
«Ivan era anche legatissimo ai nonni materni, a zio Claudio e
zia Onorina con cui ha passato l’infanzia. Un ragazzo d’oro, pieno di
aspettative e voglia di fare. Ha comprato una vecchia baita all’alpe Castello, vicina alla mia, pezzo per pezzo l’ha rimessa a posto».
«Siamo tutti sconvolti. La mamma di Ivan è una carissima amica»
commenta trattenendo le lacrime il sindaco di Pieve Vergonte Maria
Grazia Medali. Il primo cittadino ieri mattina era con la mamma
(impiegata al residence La Selva di Ghiffa) in ospedale a Domo, dove è
stata ricomposta la salma, che al momento resta a disposizione della
magistratura, e dove è arrivato papà Guglielmo, originario di Zoverallo,
frontaliere.
Pure Ivan lo sarebbe diventato se il destino non fosse stato
così spietato. Stava per lasciare il posto a Pallanzeno per un lavoro
in Canton Ticino, in un’azienda florovivaistica, più attinente al suo
percorso di studi da diplomato all’istituto agrario di Crodo.
La notizia ha colpito profondamente la comunità di Pieve Vergonte.
«Sono troppo turbato, non riesco a dire nulla» risponde il parroco don
Simone Rolandi, di rientro da una visita di conforto spirituale ai
famigliari.
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