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PARTITO
COMUNISTA D’INDIA (MAOISTA)
Comitato
Centrale
Comunicato
PCI(MAOISTA)
– Saluto rosso al membro del Comitato Centrale, segretario del
DKSZC e amato dirigente del popolo compagno Ramanna (Srinivas Ravula)
Combattere
fino all’ultimo respiro per realizzare il sogno dei nostri
immortali martiri!
Il 7 dicembre alle 22 il compagno Ravula Srinivas
(Ramanna, Narender), 55 anni, è morto, vittima di una grave
malattia. Dall'ottobre 2011 aveva assunto la responsabilità di
segretario del comitato zonale speciale Dandakaranya (DKSZC). Nel
marzo 2013 era stato anche cooptato come centrale Membro del
Comitato. La sua militanza rivoluzionaria lunga 36 anni è stata
legata a tutte le svolte e tornanti del movimento rivoluzionario di
Dandakaranya. Si era uno guadagnato il rispetto e la fiducia delle
masse e dei quadri, di cui era il loro amato dirigente e combattente.
In memoria della dedizione e dell’altissimo contributo reso da
Ravula Srinivas al movimento rivoluzionario dell'India, in
particolare a quello del Dandakaranya, il Comitato Centrale,
umilmente, china la testa e gli rende il suo omaggio rivoluzionario e
si impegna ad avanzare per realizzare i suoi sogni. Si unisce al
lutto della sua famiglia, degli amici, dei compagni d'armi e delle
masse oppresse. Il nostro Comitato Centrale fa appello alle schiere
degli oppressi del Paese a che la Rivoluzione di Nuova Democrazia
abbia successo e realizzi i sogni degli immortali martiri.
Il compagno Ramanna nacque nel luglio 1965, sesto
figlii della madre Varamma e del padre Ramalingam, nel villaggio di
Bekkal del panchayat Byranpalli, Cheriyalmandal del distretto allora
non separato di Warangal dello stato del Telangana. I genitori lo
chiamarono Srinivas. L'area di Jangama a Telangana era nota per la
grande eredità rivoluzionaria delle storiche lotte armate degli
eroici contadini, guidati dall'allora unito PCI, prima contro i
Razakar della dominazione Nizam e poi contro l'esercito mercenario
Nehru-Patel. In questa terra centinaia di combattenti hanno dato la
vita combattendo con immenso coraggio e valore. Il nonno e il padre
di Srinivas avevano partecipato attivamente a queste storiche lotte.
Nato in questo leggendario villaggio, Srinivas frequentà il vicino
liceo di Dhulmitta, dove incontrò la politica studentesca
rivoluzionaria. L'eredità rivoluzionaria della sua terra e della sua
famiglia gli furono di grande aiuto. Nel 1981-82 entrò nella Radical
Students Union (RSU). Da membro attivo del suo collettivo, partecipò
a diverse lotte studentesche. Prese parte alla campagna del 1982-83
"Studenti e giovani! Andiamo nei villaggi". In questo
processo crebbe il suo spirito rivoluzionario. Nell'aprile 1983,
subito dopo l'adesione al partito, cosciente delle necessità del
movimento, fu mandato dal Comitato del distretto di Warangal come
rivoluzionario di professione in Dandakaranya.
Nel giugno 1983, col suo nuovo nome, Ramanna si
unì all’unità guerrigliera Dandakaranya-Bhadrachalam iniziò così
la sua vita di guerrigliero. Nel dicembre di quell'anno fu trasferito
alla squadra di Konta. Nel 1985 divenne vice comandante e nel 1987
divenne comandante della stessa squadra. Nel 1992 fu promosso
segretario della squadra di Konta AC (SAC). Diresse così
personalmente le diverse lotte delle masse contro lo sfruttamento
della foresta e e delle risorse di quell’area, la tortura e
l'oppressione, organizzando le masse adivasi dell’area di Konta,
Sukma, Gorllapalli, Dornapaland Kishtaram. Attraverso il fronte,
guidò i movimenti per la terra. Il compagno Ramanna era un valoroso
combattente che guidò con coraggio la sua squadra nei combattimenti
contro la polizia mercenaria del nemico e nell'eliminazione di feroci
latifondisti come Kalmu Deval, Burda Wadde. Nel 1993 sposò una sua
compagna d'armi ed hanno avuto un figlio.
Nel 1993, promosso membro del Comitato di
divisione (DVC), divenne anche il comandante della prima squadra
militare formata in quella zona. Nel marzo 1995, secondo le necessità
del movimento, fu trasferito nel Nord Bastar dove lavorò col nuovo
nome di Narendra e guidò le lotte popolari nell’area di Keshkal,
Kondagaon, Koilibeda e Maad. Fu alla testa del movimento
rivoluzionario che avanzava nonostante gli attacchi del nemico. Nel
settembre 1998, fu nuovamente trasferito nel Sud Bastar. Nel
settembre 2000, la 3a
Conferenza di divisione del Bastar decise la suddivisione in
Divisione Sud Bastar e Divisione Ovest Bastar e lo elesse Segretario
della Divisione Sud Bastar. Nel dicembre dello stesso anno, alla 3a
Conferenza della Zonale Speciale di Dandakaranya, fu eletto membro
della SZC. Nel 2003 assunse le responsabilità quale membro della
Segreteria della SZC e della Commissione militare statale. Nel 2005
divenne Segretario di Partito della Compagnia 2 (CyPC). La 4a
Conferenza della zona speciale del 2006 lo elesse membro del DKSZC e
continuò a far parte della segretaria. nel dicembre 2007 fu eletto
Segretario dell'Ufficio Sub Zonale del Sud Bastar. Nell'agosto 2009
divenne Segretario del Comitato del Partito del Primo Battaglione del
EGPL del Dandakaranya di cui comandò numerose azioni militari. Il
compagno Ramanna ha avuto un ruolo importante nello sviluppo della
campagna contro Jan Jagaran Abhiyan del 1990, la resistenza e la
sconfitta degli attacchi del Salva Judum (2005-2009) e della
Operazione Green Hunt (2009-2017). Nell'ottobre 2011, il primo plenum
della 4a Conferenza della Zona Specaiale DK, fu eletto Segretario
della SZC. Nel marzo 2013, cooptato nel Comitato Centrale, condivise
la responsabilità di sviluppare il movimento rivoluzionario in tutta
l’India. Già da 20 anni soffriva di una grave forma di diabete e
il 7 dicembre 2019 è spirato corcondato dai suoi quadri e
combattenti del EGPL, combattendo disinteressatamente per le masse
fino all'ultimo. Ostacolando ed impedendo i rifornimenti di cibo e
farmaci e le cure necessarie ai malati e feriti del Partito e
dell’EGPL il nemico viola le norme internazionalmente riconosciute
del diritto nelle zone di guerra. Perciò la sua morte per mancanza
di assistenza medica equivale a un assassinio di Stato.
Da quando, nel 1983, arrivò per la prima in
Dandakaranya fino al suo ultimo respiro, il compagno Ramanna ha
lottato allo stremo da dirigente e combattente per sviluppare
Dandakaranya come base d’appoggio, nel processo per realizzare
vittoriosamente la Rivoluzione di Nuova Democrazia in India. Non ebbe
solo un ruolo importante nell’inchiesta sociale per comprendere la
composizione di classe e identificare il nemico di classe nella
società adivasi e afferrare gli aspetti sociali, economici, politici
e culturali del Bastar, ma sviluppò anche una particolare abilità
nell’organizzazione delle masse educandole fin dall'inizio alla
politica rivoluzionaria per cui solo attraverso la lotta armata le
persone possono conquistare il potere politico e riuscendo a
organizzarle nella lotta di classe anti-feudale. Mostrò le sue
capacità creative nello sviluppo delle organizzazioni di massa e
della guerra popolare, organizzando le masse nelle lotte anti-feudali
e antimperialiste e contro la violenza dello Stato. Maneggiando
l'odio di classe, sviluppò il movimento popolare di resistenza
militante, integrando le masse organizzate nella milizia, il Gram
Raksha Dal (GRD), poi nella milizia di Bhoomkal, poi nei plotoni e
compagnie della milizia. Organizzò le donne nella lotta di classe
contro il patriarcato e la violenza di Stato, in varie organizzazioni
in gran numero. Affrontò con determinazione la tante difficoltà e
gli alti e bassi nella vita di guerriglia. Grazie a una salda
convinzione della linea del partito e fiducia nelle masse, importante
è stato il suo ruolo nell'organizzare le masse a livello di
villaggio per la lotta di classe in campo sociale, economico,
politico e culturale e nel formare allo stesso tempo organizzazioni
di massa, milizia, cellule di partito, comitati di Partito di
villaggio e di area come organi di potere politico popolare, prima un
comitato gram rajya, poi un panchayat, un comitato popolare
rivoluzionario a livello di area e divisione (RPC) e infine un
comitato di coordinamento del Jantana Sarkar popolare rivoluzionario
del Dandakaranya. Smascherò le classi dirigenti e organizzò gli
adivasi del Dandakaranya, guidò i movimenti militanti contro il
modello di falso sviluppo proposto dal combinato imperialismo-grandi
compagnie, progetti minerari come Bailadilla, Nandraj Range, Raoghat,
Hahladi, Kuwemaari, Surjagarh e quelli di impianti siderurgici come
Lohadiguda e Dhurli nonché Bodhghat Dam ecc., che comportavano la
deportazione centinaia di migliaia di persone. Motivò centinaia di
giovani, ragazzi e ragazze organizzati nei vari fronti, a unirsi
all’EGPL e sviluppando e rafforzando così le formazioni dell’EGPL.
Diresse la formazione e sviluppo di una rete popolare segreta di
informazione per contrastare le forze nemiche e la loro rete di spie.
Ebbe un ruolo decisivo nell'affrontare tanto la continua repressione
aperta quanto la politica di riforme, guerra psicologica, campagne di
pseudo-pentiti ecc., tipici della strategia di guerra a bassa
intensità delle classi dominanti sfruttatrici indiane per la
distruzione i movimenti rivoluzionari da parte. Dall’azione a
Kurnapalli del 1987, all’ imboscata di Lingampalli del 1992; alle
azioni di Uppermetlla, Tadmetlla, Tongguda, Bhttiguda, Singanmadagu,
Mukram, Kassalpad; a quelle di Yelladmadgu, Kasaram nel 2018; a
quella di Kondasavli e all’imboscata di Keshkutul nel 2019, fino ai
recenti attacchi a Kalimela e Bailadilla; il compagno Ramanna vi ha
svolto un ruolo diretto e importante, per intensificare la guerra di
guerriglia e, in particolare pianificando e realizzando l'imboscata
di Mukram e l'incursione di Ranibodhelli, che avevano caratteristiche
di guerra di movimento, per armare e sviluppare la capacità di
sorpresa dell’EGPL. Ruolo importante ebbe anche in un gran numero
di incursioni per confiscare armi. Il Plenum DK del 2011 valutò che
il movimento rivoluzionario in Dandakaranya stava attraversando un
momento difficile. Anche in questa situazione, il compagno svolse con
coraggio, senza alcuna esitazione, il compito di segretario alla
guida del DKSZC per far avanzare il movimento.
Lo spirito rivoluzionario del compagno Ramanna, la
sua audacia, la semplicità del suo stile di vita di fronte a ogni
avversità sono diventati dei modelli per i comunisti e la guerriglia
rivoluzionaria. In ogni occasione difficile lo abbiamo sempre visto
compattarsi con le masse e i quadri. I suoi lungimiranti sforzi per
sviluppare il movimento popolare di resistenza e la guerriglia
elevando la coscienza politica e l'odio di classe del popolo per
sviluppare il Partito, l’EGPL e il Fronte Unito, sono un esempio
per tutti i compagni. Come ogni buon rivoluzionario comunista e vero
figlio del proletariato, odiava le tendenze alla capitolazione e alla
diserzione in seno al partito e sviluppò tra i quadri e nellele
masse la coscienza necessaria per affrontare tali tendenze. Gli
ideali rivoluzionari da lui incarnati continueranno a ispirare i
rivoluzionari del futuro.
Cari
compagni, masse oppresse, andiamo a rendere omaggio all'amato
dirigente rivoluzionario di tutta l’India, al guerriero e martire
immortale compagno Srinivas Ravula! Eleviamo tra le masse i suoi
ideali ispiratori! Avanti con determinazione per colmare il grande
vuoti creato dalla sua perdita! Ricordiamo l'immortale martire
compagno Ramanna organizzando commemorazioni in tutta l'India, a
partire da tutti i distretti e villaggi del Dandakaranya! Che si levi
in aria lo slogan "avanti nella guerra popolare di lunga durata
per sconfiggere le tattica di guerra controrivoluzionarie del
Samadhan, lanciato dal governo centrale e degli stati contro il
Movimento rivoluzionario"! Mantenere con fermezza l’impegno ad
assumere il compito di completare la Rivoluzione di Nuova Democrazia
verso il socialismo e al comunismo, per realizzare il sogno di
migliaia di martiri rivoluzionari!
Abhay
portavoce
Comitato
Centrale
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