domenica 7 aprile 2019

pc 7 aprile - A Modena la manifestazione del Si cobas contro la repressione, contro il razzismo, il decreto sicurezza

Con alcune migliaia di lavoratori, provenienti da tutta Italia, abbiamo invaso Modena per ribadire che i teoremi giudiziari e le misure securitarie non riusciranno a fermare il movimento autorganizzato dei lavoratori che in questi anni hanno alzato la testa contro un sistema fondato su sfruttamento esasperato in termini di bassi salare e soprusi.
Coincidenza ha voluto che proprio in queste ore la diramazione emiliana della Lega di Salvini e qualche compagno di merende hanno alzato il tiro contro il SI Cobas, invocando una sostanziale messa fuorilegge del nostro sindacato proprio alla vigilia della conclusione del processo-farsa ad Aldo Milani: una sorta di malcelata pressione nei confronti delle Procure, forse nel tentativo di controbilanciare il successo dell'appello di solidarietà che in questi giorni ha ottenuto migliaia di adesioni di lavoratori, giuristi, docenti universitari, personalita della cultura, dell'arte e del mondo sindacale e politico...
I razzisti in camicia verde possono mettersi l'anima in pace: prima di loro è stato il Pd, la lega delle cooperative e il governo Renzi a tentare a più riprese di metterci fuori legge, ma gli andò molto male.
Oggi, come ieri, i lavoratori rispondono uniti e compatti perché hanno sperimentato sulla propria

pelle che chinare la testa ai ricatti dei padroni e del loro Stato di Polizia significa autocondannarsi a una vita di schiavitù.

Dopo questa giornata torniamo nelle nostre città ancora più determinati a sbarrare il passo alle politiche reazionarie di questo governo in un ottica classista e anticapitalista. La nostra alternativa a Di Maio e Salvini non passa per le grigie aule parlamentari ne tantomeno attraverso la riesumazione di "fronti democratici" assieme a chi per decenni ha sfruttato e depredato la classe lavoratrice, bensì per il protagonismo diretto della classe lavoratrice e per la capacità di quest'ultima di porsi alla testa di un movimento di massa e indipendente di tutti gli oppressi.
Già nelle prossime ore ci aspettano altre importanti battaglie: su tutte quella contro la maxitruffa ai danni delle migliaia di lavoratori SGT finiti per strada dalla sera alla mattina a causa di padroni che dopo aver sfruttato per anni manodopera a prezzi stracciati, gestiscono i profitti in maniera spregiudicata e giocano sulla pelle degli operai.
Lunedi alle 9,00 saremo sotto al Ministero del Lavoro per chiedere conto a Di Maio anche di quest'ennesima porcata.
Nelle prossime settimane dedicheremo i nostri sforzi su tutti l' organizzazione del primo maggio nella capitale industriale d'Italia, Milano.
Lottiamo per il pane (salari e condizioni lavorative migliori), ma anche per le rose ( il cambiamento rivoluzionario di questa società basata sullo sfruttamento).
Siamo tutti Aldo Milani
Solo la lotta paga
Toccano uno-toccano tutti.
SI Cobas nazionale

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