Il Circolo Culturale Proletario di Genova
invita alla
presentazione
del libro
“Giacomo
Buranello, Walter NICOFillak e i GAP”
Giovedì
18 Aprile 2019 – ore 18.00
presso L'Amico Ritrovato-Libreria Luccoli
via Luccoli
98r - Genova
Intervengono
Prof. Eros Barone
Presidente del Circolo Culturale Proletario di Genova
Ceccoli Silvano
Circolo Culturale Proletario di Genova
Segue dibattito
Tra i tanti che hanno
combattuto la barbarie fascista e hanno pagato con la vita la propria scelta, emergono
due giovani comunisti, che sono tra i promotori delle formazioni armate
clandestine in città, meglio note come GAP (Gruppi di Azione Patriottica): Giacomo Buranello e Walter Fillak. Il
primo ucciso dalle camicie nere per non aver voluto rivelare sotto tortura i
nomi dei compagni, fu fucilato, ormai morto, all’alba del 3 marzo 1944 nel
Forte di San Giuliano; il secondo, catturato nel Biellese dai tedeschi a causa
di una delazione, fu da questi impiccato due volte il 5 Febbraio 1945,
essendosi rotta la corda al primo tentativo. Due luminose figure di combattenti
partigiani uniti da un’amicizia profonda, maturata tra i banchi
del liceo scientifico “Cassini”, dal sacrificio della propria vita e dalla lotta per la causa comune: il socialismo, di cui la sconfitta del fascismo doveva essere una tappa necessaria, ma non il traguardo.
del liceo scientifico “Cassini”, dal sacrificio della propria vita e dalla lotta per la causa comune: il socialismo, di cui la sconfitta del fascismo doveva essere una tappa necessaria, ma non il traguardo.
La Resistenza, per il suo
significato e il suo valore, merita e insieme sollecita una costante
riflessione etico-politica ed un’assidua ricerca storico-scientifica. Il terrorismo
urbano portato avanti dalle formazioni comuniste dei GAP, fatto di attentati ai
militari tedeschi e ai loro servi fascisti, nonché di sabotaggi alle
installazioni civili, fu, insieme con le azioni armate delle bande partigiane
che operavano sulle montagne, una delle forme vincenti di lotta che la
Resistenza pose in atto contro il nazifascismo.
Se, per ovvie
ragioni, legate alla forma clandestina in cui si svolse la lotta dei GAP, è
ancor oggi difficile ricostruire con certezza documentale la storia di questi
gruppi, composti da “soldati senza la divisa”, occorre riconoscere l’importanza
politica e militare che ebbe questa forma di lotta per la vittoria della
Resistenza partigiana. Non meno rilevanti furono i dilemmi politici ed etici
che segnarono la pratica militare dei GAP: basti pensare alla difficile
decisione di uccidere a sangue freddo. Tuttavia, è possibile affermare a ragion
veduta che senza i GAP, senza personalità come quelle di Buranello e Fillak,
giovani militanti del Partito Comunista, la Resistenza italiana non sarebbe
riuscita a contrastare l’attesismo predicato e praticato da alcune componenti
della stessa Resistenza. Sono trascorsi
74 anni dalla Liberazione del nostro paese, ma le figure di Buranello e Fillak,
come quella di altri gappisti operativi in altre città d’Italia, con la loro
intransigenza, la loro correttezza etica e la loro rigorosità ideologica, sono
la negazione totale dei mediocri politicanti borghesi e revisionisti di oggi,
per questo questi eroi sono stati spesso confinati nel dimenticatoio della
storia. Noi invece, in quanto comunisti e marxisti-leninisti, sentiamo il
dovere di ricordarli e di farli conoscere alle giovani generazioni. Vogliamo
ricordare le loro gesta eroiche per elevarle a simbolo di una città come Genova,
medaglia d’oro della Resistenza. Anche se i tempi e la situazione sono oggi
assai diversi da allora, Buranello e Fillak, in qualità di combattenti
antifascisti e rivoluzionari comunisti, restano un esempio luminoso di coerenza
morale e di rigore ideologico, a cui le nuove generazioni possono guardare per
appropriarsi dei loro insegnamenti e ottenere sempre il meglio da sé stessi e
dagli altri nella lotta per la democrazia e il socialismo.
Circolo Culturale Proletario di Genova
Via alla Stazione di Rivarolo 10 R, Genova-Rivarolo
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