Domani,
12 aprile, ci sarà una nuova udienza per il processo dell’Aquila che vede
imputate 3 compagne per diffamazione, denunciate da Antonio Valentini, avvocato
di Francesco Tuccia, militare stupratore e quasi assassino di una studentessa.
Francesco Tuccia è uscito dal carcere, mentre le donne che hanno sostenuto la studentessa sono
sotto processo e la ragazza sopravvissuta allo stupro deve ancora riconquistare
la libertà di vivere con la sua identità, senza il marchio infame dello stupro:
https://www.mediasetplay.mediaset.it/video/drittoerovescio/il-racconto-terribile-di-giulia_F309695501005C14
https://www.mediasetplay.mediaset.it/video/drittoerovescio/libero-lo-stupratore-che-la-lascio-in-fin-di-vita_F309695501005C13
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Di
seguito un riassunto di questa storia ignobile:
I FATTI
E’ il 12 febbraio 2012, all’Aquila fa
freddo e c’è la neve, nonostante sia passato
più di un anno dal terremoto la città è ancora distrutta e presidiata dai militari. Quella sera Rosa viene stuprata fuori da una discoteca a Pizzoli da Francesco Tuccia, uno dei militari dell’operazione “strade sicure” e lasciata ferita e agonizzante nel parcheggio a quattordici gradi sotto zero. Scatta la denuncia e parte il processo, Antonio Valentini, un noto avvocato locale, assume la difesa dello stupratore Tuccia e la gioca tutta sul dimostrare il consenso di lei. Intorno a Rosa si mobilitano centinaia di donne che la sostengono dentro e fuori dal tribunale e che quando l’avvocato Valentini nell’arringa pronuncia le parole “reciproco consenso” per protesta escono tutte insieme dall’aula. Tuccia verrà condannato in tutti i gradi di processo.
più di un anno dal terremoto la città è ancora distrutta e presidiata dai militari. Quella sera Rosa viene stuprata fuori da una discoteca a Pizzoli da Francesco Tuccia, uno dei militari dell’operazione “strade sicure” e lasciata ferita e agonizzante nel parcheggio a quattordici gradi sotto zero. Scatta la denuncia e parte il processo, Antonio Valentini, un noto avvocato locale, assume la difesa dello stupratore Tuccia e la gioca tutta sul dimostrare il consenso di lei. Intorno a Rosa si mobilitano centinaia di donne che la sostengono dentro e fuori dal tribunale e che quando l’avvocato Valentini nell’arringa pronuncia le parole “reciproco consenso” per protesta escono tutte insieme dall’aula. Tuccia verrà condannato in tutti i gradi di processo.
13 Novembre 2015,
l’avvocato Antonio Valentini viene invitato a parlare al convegno “Verso la
cassazione” sulla commissione Grandi Rischi organizzato dall’associazione
Ilaria Rambaldi ONLUS di Chieti presso la Casa Internazionale delle Donne
di Roma. La cosa non passa inosservata, il nome viene riconosciuto e in molte
segnalano la presenza dell’avvocato dello stupratore Tuccia in un luogo
dedicato alla politica delle donne. La Casa Internazionale delle Donne scrive
una lettera pubblica in cui dichiara che non sarà consentito all’avvocato
Valentini l’ingresso alla Casa. Il convegno si svolge regolarmente nell’assenza
dell’avvocato Valentini.
18 maggio 2016, in seguito alla denuncia per diffamazione aggravata
sporta dall’avvocato Valentini, la pm di L’Aquila firma un’ordine di sequestro
del computer, pad e cellulare di una donna di Roma che ha diffuso in una chat
di facebook una lettera arrivata da L’Aquila e indirizzata alle donne di Roma e
alla Casa Internazionale, sulla venuta dell’avvocato Antonio Valentini al
convegno contro la Grandi Rischi.
Il 13 settembre viene
sequestrato il computer ad un’altra compagna dell’Aquila, accusata di essere
l’autrice della lettera.
Il 20 dicembre si
chiudono le indagini, tre le compagne indagate e denunciate per diffamazione
aggravata.
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