pc 9 marzo - FCA Melfi, Termoli: gli inquisiti e potenzialmenti espulsi da Fiom e CGIL se non fanno abiura, dichiarano 'gli incompatibili non siamo noi' - ma non parlano di legame tra fascismo padronale e fascismo sindacale e di necessità della guerra di classe
(da http://sindacatounaltracosa.org/2016/03/08/delegati-fca-gli-incompatibili-non-siamo-noi/)
E’ veramente difficile convincersi di vivere e rivendicare diritti di un paese democratico…
Siamo un gruppo di iscritti e delegati della Fiom Cgil, tutti
lavoratori negli stabilimenti FCA del centro sud, giudicati dalla
Commissione Statutaria interna alla nostra Organizzazione incompatibili
con la stessa, in quanto facciamo parte di un coordinamento di
lavoratori FCA del centro sud che al suo interno ha colleghi
appartenenti ad altre sigle sindacali.
Essere incompatibili può significare espulsione, può significare
toglierci la delega da rsa, compromettendo le nostre iniziative
all’interno delle fabbriche e nei rapporti con i lavoratori da noi
rappresentati e per i quali spesso siamo l’unico riferimento sui luoghi
di lavoro.
Sentirsi giudicati incompatibili alla Cgil perchè cerchiamo, con
determinazione, un confronto con altri colleghi che subiscono le stesse
nostre condizioni, rispetto alle quali è nostra intenzione ribellarci e
determinare una svolta che ci ridia diritti e dignità, ha
dell’incredibile!
La storia della Cgil dimostra che azioni come la nostra sono sempre state valorizzate e mai giudicate tanto negativamente.
Noi portiamo avanti quei valori di aggregazione, è abbastanza evidente
che il sindacato di cui facciamo parte cerca di contrastarli.
Perchè usare tanta repressione? Le risposte, a nostro modo di vedere
sono molteplici, in capo a tutte c’è la volontà di normalizzare un
sindacato che per molti è rimasto l’unico, tra i confederali, che possa
ancora rimettere in discussione la difesa della classe operaia.
Normalizzare il conflitto e diventare come Fim e Uilm, cioè come quei
sindacati che hanno fatto di tutto per metterci fuori dagli stabilimenti
FCA, e ai quali sempre più spesso i vertici Fiom tendono la mano in
segno di pace, ecco... questo sì che dovrebbe essere considerato
incompatibile con il nostro Statuto...
Siamo delegati che continuano a proclamare scioperi in FCA, spesso
rivendicando quell’autonomia che è in capo ad ogni sindacalista di
fabbrica, è questo uno dei problemi?
Siamo dei lavoratori che, al di là delle appartenenze sindacali,
cercano di difendersi, difendersi da un padrone sempre più autoritario,
che quando colpisce i propri dipendenti non fa alcuna distinzione ,
colpisce tutti, ed è da questo presupposto che è partita l’idea di
coordinarci, di fare fronte unico.
Questo non vuol dire assolutamente creare un parasindacato, assolutamente no!!!
Questo significa cercare altri colleghi, che come noi, vogliono unirsi
sui posti di lavoro per fare della lotta alla prepotenza l’unica strada
perseguibile.
Un ultima precisazione ci sentiamo di fare... in quale luogo che si definisce democratico, si giudicano ed eventualmente condannano delle persone senza averle
nemmeno ascoltate? In un Paese civile nessuno... ma è quanto accaduto a
noi, da quando abbiamo appreso da altri e non dalla Cgil, di essere
sotto indagine non ci è mai stata data la possibilità di motivare le
nostre scelte in merito all’oggetto della discussione.
Nessuno ci ha convocati per chiederci spiegazioni, pur avendo incontrato
spesso i segretari che avevano fatto denuncia alla Commissione Statuto
Cgil, nessuno ci ha informati, possiamo affermare senza paura di essere
smentiti che è stato fatto tutto alle nostre spalle ..
Questo è in assoluto un atteggiamento autoritario, nei Paesi meno
democratici al mondo si finge un processo, a volte anche sommario, la
nostra organizzazione ha saputo fare di peggio.
In conclusione, di cosa siamo accusati, di fare gruppo con altri
colleghi per difenderci a vicenda?.. Se questa è la preoccupazione del
nostro sindacato più che del padrone, forse gli incompatibili
all’organizzazione di Di Vittorio non siamo noi..
Martedì, 8 Marzo 2016
iscritti e delegati della fiom cgil in FCA
Maria Labriola direttivo fiom Melfi, Stefania Fantauzzi rls/rsa fiom
Termoli, Giuseppina Imbrenda rsa fiom Melfi, Michela Canci rsa fiom
sevel, Francesca Felice direttivo fiom sevel, Massimiliano Fierro
rls/rsa fiom Termoli, Antonio Langone rsa fiom Melfi, Fabio D’Ilio rsa
fiom Termoli, Antonio Lamorte rsa fiom Melfi, Domenico Cappella rsa fiom
Termoli, Domenico De Stradis rsa fiom Melfi, Ernesto Marcovicchio rsa
fiom Termoli, Silvano Fanelli direttivo fiom Melfi, Leonardo Di Maio
direttivo fiom Termoli, Antonio De Stefano iscritto fiom Melfi, Antonio
Genovese iscritto fiom Melfi, Marco Pignatelli direttivo fiom Melfi,
Luciano Chiavaroli direttivo fiom sevel
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