“Chiudiamo tutte le rotte,
compresa quella balcanica”. “L’unica soluzione è la chiusura ermetica di
tutte le frontiere”. E’ chiusura la parola che più risuona nelle
dichiarazioni dei leader Ue all’inizio del vertice tra 28 capi di Stato e
di governo che compongono il Consiglio Europeo e Ahmet Davutoglu.
L’obiettivo è un accordo sulla gestione della crisi dei migranti, ma al
di là delle parole a tenere banco sono le indiscrezioni del Financial
Times: “ la Turchia ha avanzato richieste politiche e
di ulteriori finanziamenti, oltre ai tre miliardi già previsti, che
minacciano di far deragliare l’accordo Ue-Turchia”
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L'accordo dei paesi imperialisti europei sui migranti alimenta la tendenza alla guerra e al moderno fascismo!
Il Vertice europeo del 20 febbraio si è concluso con una vittoria parziale ma di fatto dei governi che vogliono il blocco delle frontiere.
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L'accordo dei paesi imperialisti europei sui migranti alimenta la tendenza alla guerra e al moderno fascismo!
Scateniamo
la denuncia e lotta in ogni paese!
Il Vertice europeo del 20 febbraio si è concluso con una vittoria parziale ma di fatto dei governi che vogliono il blocco delle frontiere.
Le decisioni dimostrano che Shenghen è
ormai rivista all'insegna di
misure su tetti giornalieri di
accoglienza e su transiti, che sono di sostanziale chiusura delle
frontiere.
Sono i muri antimmmigrazione che
vincono, sono le forze reazionarie, che caratterizzano la
composizione attuale del cosiddetto “imperialismo europeo”.
.L'Europa è un coacervo di
imperialismi, ognuno dei quali sostiene dgli “interessi nazionali”,
che a volte convergono con quelli degli imperialismi maggiori,
Germania in testa, a volte divergono e, nel caso di alcuni paesi,
seguono apertamente gli indirizzi legati all'imperialismo americano.
Se esistesse per davvero una comunità
europea, come polo imperialista unico, non assisteremmo all'orgia
sulla pelle dei migranti a cui da mesi assistiamo e che è il vero
argomento di discussione nei Vertici.
Tutto questo si traduce all'interno di
ogni paese in processi di moderno fascismo e nazismo dichiarato che
trasformano progressivamente tutta l'Europa in una nuova orda nera
che ne va ridisegnando geografia e in futuro confini .Così si
assiste a paesi, una volta definiti “civili” e sociademocratici,
come quelli scandinavi, diventare terreno di scorribande quotidiane
contro gli immigrati; paesi – è inutile qui tornare sulla Francia
che approva lo stato di emergenza permanente e marcia verso il
togliere la cittadinanza ai francesi di origine immigrati e al
dilagare della corsa a chi la spara e la fa più grossa di quell'arco
di paesi che va dall'Austria ai confini della Russia.
Ma questo blocco delle frontiere non è
solo contro i migranti. E' evidente che crea ad ogni confine un
potenziale conflitto bellico tra Stati. La pace del continente
europeo torna ad essere venata da una potenziale guerra
permanente.Tutti i governi e tutte le forze politiche borghesi sul
contenimento dei migranti giocano la loro carta esplicita e di
organizzazione del consenso nazionalista antimmigrati, che poi serve
per tutta la politica interna antioperaia e antipopolare
disegnando un futuro sempre più tenebroso.
L'orda nera è parte della tendenza
alla guerra che avanza.
Per questo la battaglia contro i muri e
le politiche antimmigrazione e di solidarietà con gli immigranti è
sempre di più una battaglia dentro un conflitto tra pace e guerra,
tra progresso e reazione; la vera guerra di civiltà che proletari,
masse popolari, forze democratiche, antifasciste sono obbligati a
condurre all'interno di ciascun paese europeo.
Una battaglia di classe che proletari
comunisti/PCm Italia conduce in prima fila
ovunque è possibile
marzo 2016
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