8
marzo, in tanti settori in tutt'Italia, operaie, lavoratrici,
precarie e disoccupate
fanno lo “SCIOPERO DELLE DONNE”
.
Anche
alla Fca Sata prendiamo posizione, facciamo la nostra parte!
Questa
volta, l'8 marzo, invece che chiacchiere ipocrite sulla condizione
delle donne, tante lavoratrici più sfruttate, discriminate,
oppresse, dicono “Basta!” e scendono in sciopero!
Una
lotta che non si fermerà certo nella giornata dell'8 marzo, ma
continuerà e si allargherà per imporre
a padroni, governo, Istituzioni nazionali e locali, sindacati
confederali complici o doppiamente silenti sulla condizione delle
lavoratrici, una nostra
piattaforma!
Qui,
alla Fca Sata, abbiamo tante ragioni per lottare!
Alla
FCA SATA i ritmi sono selvaggi: “Come
un treno ad alta velocità che non conosce fermate”. “Solo il
tempo di montare una vite o un bullone e girarmi e mi trovo fuori
postazione” -
E noi donne operaie veniamo doppiamente colpite! La
Fca Sata mostra che
gli ultramoderni sistemi di intensificazione del lavoro di Marchionne
(Ergo Uas-Wcm) portano soprattutto le operaie ad una condizione da
schiavitù.
Nella
Fca
siamo stanche dopo poche ore di lavoro. Le pause di 10 minuti sono
troppo brevi, i turni stressanti, i carichi di lavoro attaccano anche
la nostra salute riproduttiva; dobbiamo poi sentirci anche in colpa,
umiliate, pure se chiediamo una tuta blu! Quando si esce dalla
fabbrica o nei giorni di riposo non possiamo riposarci, perché a
casa ricominciamo con le faccende domestiche, i figli, ecc.
Contro
queste condizioni nei mesi passati sono state proprio le operaie a
fare le denunce più forti e a cominciare ad avviare iniziative sulla
questione emblematica come quella delle tute e su quelle importanti
di pause, straordinari, ecc...
Ma,
purtroppo, contro il fascismo padronale di Marchionne e soci non
bastano denunce e firme, senza lotta i padroni fanno quello che
vogliono (come sulla questione del cambio della tuta).
Serve
la lotta, e
su questo, state sicure, avrete il sostegno di altre operaie,
lavoratrici, in Italia.
L'arma
che abbiamo e dobbiamo usare questa volta è lo “sciopero delle
donne”, che comincia la sua marcia l'8 marzo.
Qui
nessuna organizzazione sindacale interna ha voluto proclamarlo, o
almeno fare qualcosa.
Facciamo appello comunque a afre delle fermate, delle assemblee,
delle iniziative dimostrative, PERCHE' LE OPERAIE DELLA SATA CI
DEVONO ESSERE! INFORMATECI,
CONTATTATECI AL 3475301704.
Noi,
che siamo state già l'11 dicembre e con un volantino il 24 febbraio,
noi abbiamo raccolto le denunce delle operaie, le iniziative fatte
nei mesi scorsi da alcune operaie, proponiamo questi punti, per una
piattaforma a cui vi chiediamo di contribuire, per portarla avanti in
ogni modo, oltre l'8 marzo - E
NOI SAREMO CERTAMENTE CON VOI!
-
le pause devono tornare ad essere di 20 minuti l'una
-
i bagni delle operaie devono essere di più e più vicini alle
postazione di lavoro
-
riduzione dei carichi e ritmi di lavoro – No all'Ergo Uas
-
riduzione velocità delle linee per ridurre tempi e ripetitività dei
movimenti
-
riposi nei giorni di sabato e domenica, senza riduzione del salario
-
tutela della salute delle donne, miglioramento dei sistemi di
sicurezza, a partire dai reparti nocivi (fumo, rumore, ecc);
richiesta agli Enti ispettivi di una verifica generale, sotto il
nostro controllo!
-
ridurre la concentrazione di lavoratori su alcune linee, perchè
anche questo ha a che fare con la dignità delle donne
-
rappresentanti donne dappertutto, Rsu, Rls, decise dalle operaie
-
Assemblee
sindacali retribuite delle operaie in più rispetto a quelle
stabilite
Infine, sulla tuta,
non ci rassegniamo. La Fca deve rispettare la nostra dignità!
Lavoratrici
dello Slai cobas per il sindacato di classe di Taranto
Rif.
Taranto v. Rintone, 22 - slaicobasta@gmail.com
– 3475301704
Scioperodelledonne
- Movimento femminista proletario
rivoluzionario - mfpr.naz@gmail.com
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