lunedì 7 marzo 2016

pc 7 marzo - LULA, CORPORATIVISMO E REPRESSIONE VERSO LE MASSE E I RIVOLUZIONARI - DAL VIAGGIO IN BRASILE

Da dichiarazioni della Lega dei contadini poveri
Il PT di Lula nasce dalla fusione di ex rivoluzionario pentito, di settori opportunisti, troskisti, area cattolica, e ha avuto lo scopo di canalizzare la potenziale ribellione contro la dittatura nella illusione della democratizzazione.
La fase di nascita del PT, di Lula ha portato fino al '90 ad una paralisi del movimento rivoluzionario.

Il PT sviluppa apparentemente una linea di appoggio all'occupazione delle terre, ma più per il proprio interesse politico. Lula rende legge definitiva quella che erano misure provvisorie – per le leggi ambientali per es. è vietato il taglio delle piante, e questo colpisce i contadini. Col 2° governo di Lula queste misure diventano luogo di campagne ideologiche, sulla conciliazione, col discorso: in questo paese c'è posto per tutti, in campagna sia per il latifondo che per la piccola proprietà.
Il 1° governo Lula ha adottato micromisure per il popolo per introdurre miglioramenti: accesso a sussidi, a forme di credito per licenziati. Ma poi le banche potevano rivalersi sulla gente del popolo quando lo Stato dava i sussidi. Quindi in realtà erano misure che favorivano l'indebitamento.

Il governo Lula e quello successivo attuano una fase di accerchiamento, cancellazione del movimento contadino combattivo. Negli ultimi anni dal 2007 ad oggi 30 compagni sono assassinati. Nell'occupazione di Forculla molti contadini vennero a sostenerci, ma nello stesso tempo fu senza precedenti la repressione scatenata. La repressione del PT non si è fermata con lo sgombero ma con l'assassinio di 12 dirigenti.

Il movimento contadino, poi, si è trovato a fronteggiare la nuova linea di Lula, la corporativizzazione dei contadini, assegnare la terra ad una categoria nel tentativo di dividerla dalle altre e dare un quadro di leggi per agire e dialogare per proprio conto col governo.
Questa politica punta a porre fine alle occupazioni. Lo strumento è quello della creazione di territori per ogni categoria (Kombales, pescatori, ecc.).

I 2 aspetti della politica di corporativizzazione sono:
- la proprietà continua ad essere dello Stato
- tra le varie categorie, mettere masse contro masse
Questa politica ha dato fiato alle organizzazioni opportuniste per diffondere l'illusione sul dialogo, sulla possibilità di ottenere pacificamente.
Per es. in una zona ha creato contrasto tra contadini e pescatori; prima queste due comunità convivevano, prima i pescatori difendevano i contadini. Poi sono riusciti a creare una divisione attraverso elementi disposti a rompere l'unità in cambio di benefici individuali.Una contraddizione creata ad arte, creando forme giuridiche, facendo credere che l'esistenza dei pescatori sarebbe stata minacciata dai contadini.
Poi creavano un clima di emergenza, mobilitando i mezzi di informazione, l'organizzazione dei diritti umani, come se i pescatori fossero minacciati dai contadini, quando entrambi erano colpiti dal latifondo.

La politica di corporativizzazione crea false contraddizioni, coinvolge latifondisti e pistoleri che si coprono tra loro. In questo, l'assassinio è un tentativo di fermare il movimento contadino, vedi l'assassinio di Cleomar. 

Da dichiarazioni del Movimento studentesco popolare rivoluzionario 
Abbiamo vissuto 20 anni di dominio dell'opportunismo. Abbiamo visto Lula, e ora Dilma, scatenare la guerra contro il popolo nelle campagne, dirigenti dei contadini sono stati uccisi nella lotta contro i latifondisti, compresi alcuni giovani del Mepr che si erano trasferiti.
Anche nelle città l'egemonia dell'opportunismo ha provocato serie difficoltà per il movimento in generale e il movimento rivoluzionario in particolare.
Noi insieme alle altre organizzazioni espressione degli studenti, abbiamo passato anni difficili soprattutto negli anni di Lula, proprio quando ha raggiunto il massimo della sua popolarità, adottando politiche assistenzialiste ma al servizio della politica liberalista. 

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