Da dichiarazioni della Lega dei contadini poveri
Il PT di Lula nasce dalla fusione di ex rivoluzionario pentito, di settori opportunisti, troskisti, area cattolica, e ha
avuto lo scopo di canalizzare la potenziale ribellione contro la
dittatura nella illusione della democratizzazione.
La
fase di nascita del PT, di Lula ha portato fino al '90 ad una
paralisi del movimento rivoluzionario.
Il
PT sviluppa apparentemente una linea di appoggio all'occupazione
delle terre, ma più per il proprio interesse politico. Lula rende
legge definitiva quella che erano misure provvisorie – per le leggi
ambientali per es. è vietato il taglio delle piante, e questo
colpisce i contadini. Col 2° governo di Lula queste misure diventano
luogo di campagne ideologiche, sulla conciliazione, col discorso: in
questo paese c'è posto per tutti, in campagna sia per il latifondo
che per la piccola proprietà.
Il
1° governo Lula ha adottato micromisure per il popolo per introdurre
miglioramenti: accesso a sussidi, a forme di credito per licenziati.
Ma poi le banche potevano rivalersi sulla gente del popolo quando lo Stato dava i sussidi.
Quindi in realtà erano misure che favorivano l'indebitamento.
Il governo Lula e
quello successivo attuano una fase di accerchiamento, cancellazione
del movimento contadino combattivo. Negli ultimi anni dal 2007 ad
oggi 30 compagni sono assassinati. Nell'occupazione di Forculla molti
contadini vennero a sostenerci, ma nello stesso tempo fu senza
precedenti la repressione scatenata. La
repressione del PT non si è fermata con lo sgombero ma con
l'assassinio di 12 dirigenti.
Il movimento contadino, poi, si è trovato a fronteggiare la
nuova linea di Lula, la corporativizzazione dei contadini, assegnare la terra ad una categoria nel tentativo di dividerla dalle altre e dare un quadro di leggi
per agire e dialogare per proprio conto col governo.
Questa
politica punta a porre fine alle occupazioni. Lo strumento è
quello della creazione di territori per ogni categoria (Kombales,
pescatori, ecc.).
I
2 aspetti della politica di corporativizzazione sono:
-
la proprietà continua ad essere dello Stato
-
tra le varie categorie, mettere masse contro masse
Questa
politica ha dato fiato alle organizzazioni
opportuniste per diffondere l'illusione sul dialogo, sulla
possibilità di ottenere pacificamente.
Per
es. in una zona ha creato contrasto tra contadini e pescatori; prima
queste due comunità convivevano, prima i pescatori difendevano i contadini. Poi sono riusciti a creare una divisione
attraverso elementi disposti a rompere l'unità in cambio di benefici
individuali.Una
contraddizione creata ad arte, creando forme giuridiche, facendo
credere che l'esistenza dei pescatori sarebbe stata minacciata dai
contadini.
Poi
creavano un clima di emergenza, mobilitando i mezzi di informazione,
l'organizzazione dei diritti umani, come se i pescatori fossero
minacciati dai contadini, quando entrambi erano colpiti dal
latifondo.
La
politica di corporativizzazione crea false contraddizioni, coinvolge
latifondisti e pistoleri che si coprono tra loro. In questo, l'assassinio
è un tentativo di fermare il movimento contadino, vedi l'assassinio di Cleomar.
Da dichiarazioni del Movimento studentesco popolare rivoluzionario
Abbiamo vissuto 20 anni di dominio
dell'opportunismo. Abbiamo visto Lula, e ora Dilma, scatenare la guerra
contro il popolo nelle campagne, dirigenti dei contadini sono stati
uccisi nella lotta contro i latifondisti, compresi alcuni giovani del
Mepr che si erano trasferiti.
Anche nelle città l'egemonia dell'opportunismo ha
provocato serie difficoltà per il movimento in generale e il movimento rivoluzionario in
particolare.
Noi
insieme alle altre organizzazioni espressione degli studenti, abbiamo passato
anni difficili soprattutto negli anni di Lula, proprio quando ha raggiunto il
massimo della sua popolarità, adottando politiche assistenzialiste ma al servizio della politica liberalista.
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