8 marzo 1911: Clara Zetkin
L'8
marzo del 1911 si celebrò la prima Giornata Internazionale della Donna:
in diversi paesi europei e negli USA oltre un milione di
donne
scesero in piazza, urlando a gran voce le parole d'ordine che
attraversavano il movimento femminista di quegli anni (diritto di voto,
parità di opportunità lavorative e di salari, uguali diritti all'interno
del matrimonio, fine delle discriminazioni).
Per
la costruzione di quella giornata era stata fondamentale la seconda
Conferenza Internazionale del lavoro delle donne, tenutasi l'anno prima a
Copenaghen; in tale occasione fu la socialista e femminista Clara
Zetkin a suggerire l'idea di un International Women Day.
La
sua figura, seppur spesso non convenzionale all'interno del panorama
femminista dell'epoca, ha lasciato contribuiti fondamentali nell'aver
saputo legare il discorso sul socialismo a quello delle rivendicazioni
delle donne.
Clara
Zetkin, assieme a Rosa Luxemburg, fu per molti anni attiva all'interno
dell'organizzazione femminile del Partito Socialdemocratico tedesco, dal
quale si allontanò durante la prima guerra mondiale a causa della
posizione interventista assunta dall'SPD; aderì alla Lega di Spartaco e
successivamente al KPD (il Partito Comunista tedesco), fondato nel 1919,
che rappresentò in Parlamento dal 1920 fino al 1933.
Dal
punto di vista dell'attivista tedesca, invece, la liberazione della
donna dalla sottomissione maschile era parte integrante e fondamentale
del processo di emancipazione del proletariato
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