Ucciso a Voghera dall’assessore leghista: sabato a Biella sfilano in piazza le comunità marocchine del Piemonte con i famigliari di El Boussettaoui
Ci saranno anche i familiari di Youns El Boussettaoui, il
trentanovenne ucciso la scorsa settimana in piazza a Voghera da u colpo
di pistola sparato dall'assessore Massimo Adriatici, alla manifestazione
organizzata per sabato alle 16 in piazza Fiume da Mohamed Es Saket.
«Sarà un'iniziativa pacifica – spiega il presidente dell'associazione Al
Huda e consigliere comunale – a cui prenderanno parte le comunità
marocchine di Vercelli, Ivrea, Torino. Tutti sono invitati a
partecipare, per testimoniare come quel che è successo a Youns non debba
più accadere».
Es Saket, che ha partecipato sabato scorso alla manifestazione
che si è tenuta a Voghera, nella piazza teatro dell'uccisione, ha
fortemente voluto che si organizzasse qualcosa anche a Biella. «La città
in cui Youns è cresciuto, quella in cui per molti anni ha vissuto la
sua famiglia, come parte attiva della comunità, gestendo un negozio di
telefonia».
Boussettaoui non risulta più residente in provincia dal 2012.
«Per un certo periodo era tornato in Marocco, dove ci sono ancora la
moglie e i due figli. Poi si era ammalato, nonostante l'impegno della
famiglia aveva scelto di passare la sua vita su di una panchina di
quella piazza. Ma la malattia non giustifica il fatto che sia stato
ucciso, avrebbero dovuto curarlo come stavano cercando di fare i
genitori».
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