Ciro Domenichini aveva 99 anni, è stato un eroe della lotta partigiana sui monti della Val di Vara nelle colonne di Giustizia e Libertà, ma anche un esempio e un modello nel tempo per le giovani generazioni della sua amata Follo.
I giovani hanno infatti ascoltato per anni i suoi ricordi di
ribelle, di combattente e di liberatore dal nazifascismo.
I suoi racconti della Resistenza, con le storie di vite vissute,
di tantissimi episodi, di emozioni fortissime, erano diventati un
romanzo partigiano grazie al nipote William che quelle storie le ha
ascoltate dalla sua voce e le ha volute scrivere per farle conoscere e
per fissarne il ricordo.
“Fulmine è oltre il ponte” resta una testimonianza incancellabile di storie della Resistenza vissute dal partigiano Fulmine, che ora non c'è più.
Ciro ci ha lasciato proprio a due giorni dalla commemorazione
dei terribili fatti del 28 luglio 1944, quando Follo fu incendiata dalle
truppe nazifasciste in rappresaglia contro i partigiani del luogo. Una
tragedia che, anche grazie alla sua preziosa testimonianza, non verrà
mai dimenticata dalla popolazione follese.
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