mercoledì 28 luglio 2021

pc 28 luglio - Leghisti assassini/Stato borghese complice... e l'infinita e inevasa richiesta di giustizia di Bahija


Un ex sbirro, oggi avvocato e assessore leghista, che ammazza un povero cristo marocchino non va in galera. Al massimo gli toccano gli arresti domiciliari. Per quelli che, a parole, avevano accompagnato le rivolte del Black Lives Matters americano, non è bastato un omicidio qui da noi per accendere i focolai del “potere nero”.
Bahija El Boussettaoui, sorella di Youns, è voluta tornare in piazza Meardi, davanti al bar Ligure dove è stato ucciso il fratello. Sulla cancellata ha deposto un mazzo di fiori. Bahija grida: «Quell’uomo è un assassino! Un assassino! Perché dorme a casa sua? Perché aveva in mano la pistola? Perché era carica? Dove sono i magistrati? Dov’è la giustizia italiana?».

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