È il turno dello scooter
elettrico “E-taly” che se tutto andasse bene dovrebbe iniziare la produzione
nel 2023 e darebbe lavoro a… 20 lavoratori.
A settembre, dopo 11 anni, scade
l’ennesimo periodo di cassa integrazione per i circa 600 operai della ex Fiat
di Termini Imerese e dell’ex Blutec…e del famoso e tanto sbandierato “piano di rilancio”
non c’è ancora niente, mentre qualche idea che alla fin fine potrebbe essere
praticabile come la produzione di veicoli elettrici non è una vera soluzione per
quanto riguarda l’occupazione, nelle forme in cui viene proposta.
Al Ministero dello Sviluppo
Economico, sempre chiamato in causa, hanno le idee confuse, molto confuse, e,
come si vede in ogni “vertenza” pendono dalle labbra dei padroni delle
fabbriche dai quali sperano in qualche illuminazione, mentre quelli si
inventano di tutto per strappare quanti più incentivi pubblici possibili (e per
i progetti più rischiosi mandano avanti le “start up).
L’altro lato del problema sono sempre
gli operai, ormai pieni di decenni di esperienza, che devono decidere di
prendere nelle proprie mani lo “sviluppo” di una lotta seria.
***
Per Termini Imerese si candida
l’e-scooter
Si chiama E-taly ed è uno scooter anzi un e-scooter autosanificante. Ma uno scooter molto particolare perché figlio del designer di Italdesign e dunque della grande tradizione di Giugiaro. E poi perché pensato con un know-how tecnologico all’avanguardia. Intanto, è un progetto candidato concretamente a recuperare e rilanciare almeno una parte dell’ampia
zona industriale di Termini Imerese in provincia di Palermo su cui ancora si discute di rilancio e si è in attesa di conoscere il destino dell’area che fu di Fiat e in ultimo di Blutec.Proprio in uno degli stabilimenti
dell’area ex Fiat, nell’impianto che fu di Magneti Marelli, la Raybotics, start
up nata dall’intuizione di Fabio Greco e Enzo Catenacci, vuole insediare la
produzione di questo scooter. Che diventerebbe, in qualche modo, nei pensieri
del Distretto della meccatronica guidato da Antonello Mine, il simbolo della
rinascita di un’area e di un territorio. L’iniziativa, che è stata candidata
con la partecipazione all’ultimo avviso per l’affidamento degli impianti
pubblicato dai commissari Blutec, si inserisce nell’ambito dell’ecosistema
bridge legato al recupero dell’archeologia industriale. “Un bridge nord-sud che
parte dall’ex Olivetti di Ivrea fino ad arrivare all’area in cui era presente
l’ex Fiat di Termini Imerese – spiegano dall’azienda -. La produzione più
automatizzata al mondo per uno scooter quotidianamente “unico” grazie alle
innumerevoli personalizzazioni che l’utente finale potrà apportare sostituendo
semplicemente delle parti di scocca del veicolo, auto sanificante per uno
sharing sicuro, totalmente riciclabile e ricaricabile attraverso un innovativo
sistema scooter to scooter, rete domestica o semplicemente attraverso swapping
system dotati di scatola nera ed in grado di inviare richiesta di aiuto in caso
di incidente”. Il concept dell’e-scooter dovrebbe essere pronto entro settembre
per arrivare poi entro febbraio dell’anno prossimo alla definizione del
prototipo la cui validazione (e test drive) dovrebbe essere completata entro
settembre del 2022 con successiva presentazione al pubblico tra ottobre e
novembre. In concreto la produzione dovrebbe essere avviata nel 2023: previsto
un investimento complessivo di cinque milioni e l’assunzione in prima battuta
di una ventina di persone. “Un progetto – spiega Minea – che fa il paio con
l’avvio dell’incubatore e l’insediamento nell’area industriale di Termini
Imerese di aziende innovative, tra cui la stessa Raybotics. Di fatto comincia a
delinearsi la vocazione innovativa di quest’area che può trovare nei nuovi
prodotti una base di rilancio concreta tanto da dare al territorio alcune
risposte che aspetta da anni”.
Il Sole 24 Ore 23 luglio ’21
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