domenica 25 luglio 2021

pc 25 luglio - ancora sul corteo di Voghera -"Assassino! Via la Lega da Voghera""giustizia per Youns"

Il presidio per il 38enne marocchino si traforma in corteo. Ottocento manifestanti, nel mirino l’assessore che ha sparato e il sindaco. Attimi di tensione e sit-in sotto casa del primo cittadino


Voghera (Pavia) - "Assassino! Via la Lega da Voghera". La rabbia di circa ottocento persone ieri si è riversata lungo le vie Voghera, dove è stata organizzata una manifestazione di protesta per chiedere "giustizia per Youns", riferendosi a El Boussettaoui, trentanovenne marocchino ucciso martedì sera dall’assessore alla Sicurezza Massimo Adriatici con un colpo di pistola. Erano presenti alcune comunità di cittadini stranieri, o italiani di origine straniera, da diverse parti d’Italia, associazioni giovanili come i vogheresi di NSI – Noi siamo idee e movimenti come la Rete Antifascista di Pavia.
Presenti anche i familiari della vittima, tra cui i genitori e la sorella: "Assassino, perché sei senza cuore digli che non c’è più suo padre. Il bambino è scioccato non parla più – ha urlato al microfono la sorella riferendosi a uno dei figli della vittima –. Vogliamo giustizia". E ancora: "Vi ringrazio per essere oggi qua, noi siamo fiduciosi che avremo giustizia e chi l’ha ammazzato deve essere punito". Un manifestante con la bandiera rossa ha chiesto "il sostegno della comunità democratica, socialista e comunista di Voghera per emanare una richiesta di commissariamento a questo Comune fascista", mentre i rappresentanti maghrebini di un motorclub emiliano hanno raggiunto i manifestanti per esprimere solidarietà: "Giustizia per Youns perché ciò che è accaduto potrebbe succedere domani a te, a tuo figlio, a tuo zio".

Verso le 16,20, il presidio si è trasformato in un corteo: il movimento sembra non fosse inizialmente previsto né autorizzato. Momenti di tensione con le forze dell’ordine prima in via Emilia, poi in via Cavour, per fortuna senza conseguenze. I manifestanti hanno raggiunto il castello e sono saliti sulla collinetta davanti all’edificio, poi si sono posizionati in piazza Duomo sotto a Palazzo Gounela, sede del Municipio, urlando slogan e "Vergogna! Giustizia". Il corteo spontaneo poi si è spostato in piazza San Bovo ed era diretto in stazione, ma ai manifestanti è stata indicata casa della sindaca Paola Garlaschelli e così si son tutti ritrovati davanti al suo portone. Tra loro Giampiero Santamaria del partito Buona Destra: "Semplicemente era un luogo di ritrovo durante il percorso, in piena sicurezza abbiamo manifestato sotto casa del sindaco", aggiungendo che "la destra è sicurezza, non killeraggio. Voghera è solidale, inclusiva, moderata, Adriatici non rappresenta i vogheresi". Per Mauro Vanetti della rete Antifascista invece "La sindaca è complice politicamente" in quanto "l’assessore non è finito lì per caso" ed "è stata zitta per giorni e quando ha parlato non ha detto una parola di umanità per la persona uccisa da un suo collega. È una Giunta marcia, di fascisti, che fa vergognare questa città". La manifestazione si è conclusa verso le 19,30 con un sit-in in piazza Meardi. Non risultano danni ad arredi urbani o esercizi commerciali, molti dei quali chiusi in seguito all’invito del Comune. Alla fine della giornata, alcuni membri della comunità nordafricana hanno pulito piazza Meardi portando via cartacce e bottigliette abbandonate dai manifestanti.
 

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