Lettera del
COMPAGNO MAPUCHE FACUNDO HUALA PER LA MANIFESTAZIONE CONTRO BENETTON A PADOVA
21 gennaio 2020
Comunicato del Lonko Facundo Jones Huala dalla prigionia Politica a Temuco, Cile.
Dal Carcere prodotto della persecuzione Politica Giudiziaria di due Stati, Cileno e Argentino oppressori colonialisti al servizio dell’imperialismo e del capitalismo transnazionale, vengo a salutare con affetto i popoli oppressi del mondo e continuando la chiamata alla lotta degli oppressi contro gli oppressori e l’appoggio cosciente di chi con valore attacca gli interessi capitalisti e non si arrende nonostante i proiettili e il carcere.
Ci siamo stancati dell’umiliazione, della miseria e di vedere come il nostro popolo muore nella miseria e abbiamo deciso di recuperare ciò che ci era stato rubato.
Il territorio è di vitale importanza per la nostra esistenza come Popolo, perché il Mapuche senza
territorio non può essere in modo integro, e oggi gran parte è usurpato dalla Transnazionale BENETTON che è un mostro economico non solo è il maggior Latifondo del PuelMapu ( territorio dell’est) occupato dall’Argentina, ma la sua condizione di sfruttamento , usurpazione, e oppressione danneggia diversi popoli del mondo .
I governi sostengono e coprono questa logica di potere di BENETTON nella zona, non dubitano nell’utilizzare le sue istruzioni repressive, giudiziarie, e mezzi di comunicazione, quando è necessario.
Non possiamo più aspettare né mendicare la giustizia winka
( non mapuche) mentre noi, Mapuche, continuiamo ad essere una grande maggioranza senza terra, con l’unica alternativa di essere peones (indigeni che vivono nelle città ai margini), impiegate domestiche e operai, ovvero mano d’opera sfruttata dall’oligarchia creola e l’impresariato transnazionale.
Non accetteremo questa realtà per la nostra gente, per questo le Comunità in Resistenza di Cushamen e di diversi territori,
Uniti politicante nel M.A.P. ( Movimiento Mapuche Autonomo del Puelmapu) e i suoi Weichafe R.A.M. (Resistencia Ancestral Mapuche) abbiamo affrontato a testa alta il suddetto magnate e ad altri con gli stessi interessi sul nostro territorio, con la combinazione di diverse pratiche di lotta mediante il Recupero e il Controllo Territoriale Produttivo, animali per la nostra gente impoverita, sabotaggi e autodifesa, assumendo con dignità le conseguenze della lotta, il carcere, la repressione, incluso la morte, mentre ricostruiamo il nostro mondo come cammino alla liberazione Nazionale Mapuche.
Difendiamo la vita mapuche da qualsiasi progetto estrattivista, miniere e petrolifere che pretendono di distruggere il poco che ci rimane e dove l’unico modo di difenderci dagli ‘omicidi pianificati’ da parte del potere economico e dello stato (etnocidio ed ecocidio), è mediante il controllo territoriale effettivo delle nostre comunità in mobilitazione, dando valore a tutte le forme di lotta fino a raggiungere tutto il Territorio Ancestrale Libero e Recuperato per tutto il nostro popolo.
Siamo Mapuche, questa è la nostra ideologia, Dottrina e percorso Rivoluzionario Ancestrale, non pretendiamo vittimizzarci, ne mendicare solidarietà, tanto meno vendere lotte fittizie, illusori, credendoci più di ciò che in verità siamo.
Così come essere parte di un Popolo Oppresso cosciente che non lottare contro l’oppressore converte in complici.
Il Capitalismo e l’Oppressione devono essere distrutti, combattuti più che con il discorso con azioni concrete e effettive sul potere economico, ogni popolo deve definire la sua propria prospettiva di liberazione, il suo proprio Progetto Politico di Emancipazione davanti al nemico dell’umanità e dei popoli del mondo la lotta è urgente li dove siamo, perché il sistema sta portando la natura e l’umanità verso una catastrofe, le lotte aticapitaliste per la liberazione dei nostri popoli sono la possibilità reale di sopravvivere e costruire giustizia per tuttx.
FUORI BENETTON DAL TERRITORIO MAPUCHE !
Fuoco e Sabotaggio al Latifondo e alla Transnazionali !
Territorio, Autonomia, Resistenza, Ricostruzione e Liberazione e Nazionale Mapuche!!
In Memoria di Rafa Nahuel e Santiago Maldonado!
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