Non caso per caso, come è naturale che avvenga - ma con una azione diretta concentrata Torino, scritte naziste sul campanello della figlia di un partigiano: terzo caso in una settimana in Piemonte
Nuova intimidazione nel
quartiere Vanchiglia contro un'attivista dell'Anpi: "Sieg heil",
svastica e simbolo delle Ss su due bigliettini. Indaga la Digos
Una nuova scritta nazista è
comparsa ieri a Torino. Questa volta nel mirino è finita la figlia di un
partigiano del quartiere Vanchiglia che si è trovata sul campanello due
bigliettini con frasi ingiuriose in tedesco e una croce uncinata.
La signora, attiva nel gruppo dell'Anpi di quartiere, si è rivolta alla Digos della questura di Torino che sta cercando di capire chi possa essere l'autore. Si tratta infatti di persone che conoscono la donna e la storia della sua famiglia. Il padre infatti è stato un partigiano conosciuto in città. Dopo le scritte "Juden hier" a Mondovì e “Crepa sporca ebrea” in via Monferrato a Torino si tratta del secondo episodio a Torino e del terzo in Piemonte in pochi giorni.
La signora, attiva nel gruppo dell'Anpi di quartiere, si è rivolta alla Digos della questura di Torino che sta cercando di capire chi possa essere l'autore. Si tratta infatti di persone che conoscono la donna e la storia della sua famiglia. Il padre infatti è stato un partigiano conosciuto in città. Dopo le scritte "Juden hier" a Mondovì e “Crepa sporca ebrea” in via Monferrato a Torino si tratta del secondo episodio a Torino e del terzo in Piemonte in pochi giorni.
"Ancora minacce e squadrismo - è
il commento della presidente dell'Anpi provinciale di Torino,
Maria Grazia Sestero - Il moltiplicarsi di aggressioni e minacce a cittadini antifascisti, presso le loro abitazioni, sta raggiungendo livelli socialmente intollerabili. Mentre aumentano quanti si riconoscono in Mussolini e nelle sue criminali politiche di oppressione e persecuzione degli oppositori politici, degli ebrei e di ogni persona ritenuta “diversa”, in questi giorni dobbiamo purtroppo denunciare un’altra vile minacciai a una donna, iscritta alla nostra associazione, figlia di un partigiano. Un biglietto recante slogan nazisti è stato trovato sul suo campanello del citofono di casa. La vittima ha prontamente denunciato l’accaduto; chiediamo alle autorità competenti di individuare gli autori dell’aggressione perché si interrompa questa catena di violenze".
La presidente dell'Anpi sottolinea: "Forze neofasciste e neonaziste, la cui presenza a Torino abbiamo denunciato più volte, hanno portato questi richiami di orrore criminale in una città Medaglia d’oro al valor militare per la Resistenza. Troppa indifferenza si è instillata nell’opinione pubblica, troppo spesso riconoscendo libertà di espressione a chi evoca crimini del passato e introduce nella nostra democrazia germi di violenza che credevamo espulsi con la Liberazione dalla dittatura fascista. Le partigiane e i partigiani dell’Anpi, i tanti antifascisti che condividono nell’Associazione l’eredità della Resistenza chiedono che le forze sociali e politiche facciano dell’antifascismo la barriera a difesa della democrazia e della sicurezza nelle vie e nelle case della città".
Maria Grazia Sestero - Il moltiplicarsi di aggressioni e minacce a cittadini antifascisti, presso le loro abitazioni, sta raggiungendo livelli socialmente intollerabili. Mentre aumentano quanti si riconoscono in Mussolini e nelle sue criminali politiche di oppressione e persecuzione degli oppositori politici, degli ebrei e di ogni persona ritenuta “diversa”, in questi giorni dobbiamo purtroppo denunciare un’altra vile minacciai a una donna, iscritta alla nostra associazione, figlia di un partigiano. Un biglietto recante slogan nazisti è stato trovato sul suo campanello del citofono di casa. La vittima ha prontamente denunciato l’accaduto; chiediamo alle autorità competenti di individuare gli autori dell’aggressione perché si interrompa questa catena di violenze".
La presidente dell'Anpi sottolinea: "Forze neofasciste e neonaziste, la cui presenza a Torino abbiamo denunciato più volte, hanno portato questi richiami di orrore criminale in una città Medaglia d’oro al valor militare per la Resistenza. Troppa indifferenza si è instillata nell’opinione pubblica, troppo spesso riconoscendo libertà di espressione a chi evoca crimini del passato e introduce nella nostra democrazia germi di violenza che credevamo espulsi con la Liberazione dalla dittatura fascista. Le partigiane e i partigiani dell’Anpi, i tanti antifascisti che condividono nell’Associazione l’eredità della Resistenza chiedono che le forze sociali e politiche facciano dell’antifascismo la barriera a difesa della democrazia e della sicurezza nelle vie e nelle case della città".
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