Zagrebelsky su Salvini: "Suonare un citofono è molto simile a quello che accadde in Germania nella tragica notte dei cristalli"
L'ex presidente della Corte Costituzionale a Torino al congresso della sardine
"Quel
gesto, che fa un certo ribrezzo, che ha fatto un leader politico
andando a suonare un citofono è molto simile a quello che accadde in
Germania nella tragica notte dei cristalli, quando gente comune, e non
un leader politico, era stata autorizzata e incitata ad andare nei
luoghi dove vivevano e lavoravano gli ebrei per stanarli e metterli alla
gogna.". Così il giurista Gustavo Zagrebelsky intervenendo all'incontro
con le sardine torinesi.
Sottolineando,
poi, che "Salvini non ci sarebbe se non ci fossero i salviniani",
Zagrebelsky ha osservato : "la causa della crisi del nostro tempo non è
Salvini, Salvini è il prodotto, il problema è che tanti nostri
concittadini sono partecipi della visione del mondo che si riconosce in
lui. Se non ci fosse Salvini ne emergerebbe un altro, magari peggiore"...
Zagrebelsky
aveva aperto il intervento all congresso delle sardine torinesi
parlando proprio di "due recenti fatti di cronaca che fanno venire i
brividi”. Il riferimento è “alle scritte antisemite comparse sulla porta di casa Rolfi a Mondovi e al citofono di Salvini.
In Germania negli anni dell’affermazione nazista - ha detto
Zagrebelsky- c’era la caccia al diverso che andava stanato. A tutto
questo bisogna reagire e le sardine possono dare il proprio contributo
se ciascuno di noi che si sente sardina assume questo impegno sul posto
di lavoro, a scuola, tra gli amici, persino per strada. Quando si vede
che qualcuno viene maltrattato perché ha pelle di un’altro colore - ha
detto - mi colpisce che la gente sta a guardare e non reagisce. Tutti
questi sono fattori di imbarbarimento sociale”.
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