Mario Roberto Berthoud,
Per non dimenticare il 75°
anniversario dell’uccisione del partigiano domenica 26 gennaio alle 21 presso il Teatro della Juta in via Buozzi
l’ANPI, Sezione Martiri della Benedicta di Serravallle- Stazzano, la
Sezione Ezio Tulipano di Novi e la Sezione Brigata Oreste di Arquata
hanno presentato
L’Italia liberata-Storie partigiane,
uno spettacolo-concerto con
Daniele Biacchessi & Gang. Daniele sarà voce narrante, Marino
Severini voce e chitarra e Sandro Severini alla chitarra.
La Guerra di Liberazione dalla
dittatura nazifascista e dall’occupazione tedesca viene raccontata
attraverso le tante storie di Resistenza che hanno fatto l’Italia e
cambiato il corso della Storia. Una grande narrazione popolare e
collettiva che ripercorre i luoghi dove ancora vivo è il ricordo delle
migliaia di persone che hanno pagato a caro prezzo gli ideali di
democrazia e libertà.
L’Italia liberata
è anche un progetto
multimediale sulla Resistenza, una storia corale e necessaria che
Daniele Biacchessi con l’Associazione ‘Ponti di memoria’, spinti
dall’urgenza
di non disperdere il ricordo,
lo hanno riversato in un racconto frutto di un intenso studio basato su
documenti storici d’archivio, testimonianze, atti giudiziari, ma
soprattutto storie partigiane inedite. Prima de L’Italia liberata c’era
stato Orazione civile per la Resistenza, uno spettacolo in scena dal
2011 che ha raggiunto le quattrocento repliche, accompagnato nell’ultima
versione dai Gang e
Michele Fusiello.
Mario Roberto Berthoud, nato a
Serravalle Scrivia, di professione calzolaio, si avvicinò in giovane
età a idee comuniste e entrò a far parte del Partito Comunista Italiano
che era clandestino, diventando ben presto dirigente della sezione
locale. Per il suo antifascismo militante venne perseguitato e
incarcerato dal regime fascista. Divenne segretario della Federazione
Giovanile Comunista Italiana di Alessandria. Nel 1943 aderì alla
resistenza e nel 1944 fondò il CLN di Serravalle Scrivia e organizzò i
contatti tra i partigiani, soprattutto della divisione Pinan-Cichero.
Poi divenne commissario politico presso le formazioni garibaldine della
Val Lemme e ospitò in casa sua disertori, renitenti alla leva e
antifascisti. Il 28 dicembre 1944 venne arrestato dalle Brigate Nere,
venne consegnato alle SS di Siegfried Engel e trasferito nella Casa
dello Studente a Genova, dove fu sottoposto a lunghe torture per quasi
un mese, senza mai rivelare il nome di altri partigiani. Portato morente
nel carcere di Marassi, gli venne negata qualunque assistenza medica.
Il suo corpo fu seppellito in segreto nel cimitero di Staglieno, poi nel
dopoguerra fu consegnato alla famiglia e seppellito nel mausoleo dei
Caduti della Libertà a Serravalle.
Giovanni Gerbi
Asti dice addio a
Giovanni Gerbi, detto "Reuccio",
partigiano prima nella 78° brigata Garibaldi, e poi nella 99° brigata e
nella IX Divisione Garibaldi "Stella Rossa" fino alla Liberazione.
Partecipò alla rivolta di Santa Libera iniziata sulle colline di Santo Stefano Belbo e che si estese in gran parte del Nord Italia.
Camera ardente sabato 1 febbraio dalle 8 alle 13,30 alla camera mortuaria dell'ospedale Massaia.
Alle 14 alla sala del Commiato del cimitero di Asti cerimonia del ricordo e cremazione.
Alle 16 incontro al Diavolo Rosso in sua memoria.
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