venerdì 31 gennaio 2020

pc 31 gennaio - Gli scioperi generali in Francia e il movimento Gilet gialli che prosegue sono importanti... ma c'è l'altra faccia della lotta operaia in questo paese

Altra faccia della lotta operaia emersa solo a tratti
-31 marzo, a Grenoble sequestrati 5 dirigenti Caterpillar;
-8 aprile, quattro dirigenti della Scapa, azienda britannica produttrice di adesivi e colle industriali, furono sequestrati dai dipendenti in sciopero nello stabilimento francese di Bellegarde-sur-Valserine, nella zona di Lione, non lontano dalla frontiera svizzera;
-9 aprile tre dirigenti furono rinchiusi per 5 ore dentro due stanze della sede di Bruxelles, da alcuni lavoratori che protestavano per un piano di licenziamenti e la chiusura del reparto riparazioni della officina di Bruxelles-Meziers.
-16 aprile, 120 dipendenti dell’azienda “Faure et Machet” (gruppo Fm Logistic) presero in ostaggio cinque membri della direzione aziendale in una fabbrica di Woippy che sarà chiusa entro il 2010 con un taglio di 498 posti di lavoro;
-21 aprile, due dirigenti della Molex Automotive, filiale francese della statunitense Molex, sono furono sequestrati da alcuni dipendenti nella sede di Villemur-sur-Tarn, nei pressi di Toulouse. La Molex aveva annunciato di voler chiudere l'impianto per trasferire le attività in Cina, con la perdita di 300 posti di lavoro;
-13 luglio, i lavoratori della New Fabris di Chatellerault, fabbrica italiana di componenti automobilistici in fallimento nell'ovest della Francia, erano pronti a far brillare la fabbrica se i gruppi Psa Peugeot Citroen e Renault - ex clienti dell'azienda - non verseranno 30mila euro di indennità ad ogni dipendente licenziato, faranno esplodere l'impianto. L'ultimatum scade il 31 luglio. Questa azione è differente dalle altre ma la riportiamo come ulteriore prova della determinazione dei lavoratori.
Il 6 gennaio del 2014 furono sequestrati due dirigenti due dirigenti della Goodyear di Amiens. Il 7 dopo che furono liberati la CGT occupò la fabbrica. L’avvocato penalista Claudia Chemarin sugli operai che avevano adottato la tattica del sequestro dichiarò: "i tribunali tengono conto del clima sociale e si mostrano più indulgenti in questo genere di conflitto sociale." Il giornalista che raccolse la dichiarazione scrisse: “in un certo senso, è un po’ come se il “sequestro” dei manager (bossnapping in inglese) fosse diventato l’ultimo stadio per regolare i rapporti di forza tra la dirigenza e i sindacati. Del resto, negli ultimi anni casi come quello della Goodyear ad Amiens sono stati tutt’altro che isolati”. Diversi sondaggi mostravano che la simpatia e la comprensione per l’azione diretta dei lavoratori sfiorava il 50% dei francesi.

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