pc 26 gennaio - Solidarietà dalla Piana di Gioia Tauro alla lotta nei CPR di tutta Italia

Comitato lavoratori delle campagne

Continuano ad esplodere le rivolte nei centri di detenzione per gli immigrati di tutto il paese, da Torino a Gradisca, da Palazzo san Gervasio a Caltanisetta, e con esse continua anche la feroce repressione dello stato che il 18 gennaio ha portato alla morte di Vakhtang E. nel lager di Gradisca d'Isonzo. Dal Cpr di Palazzo San Gervasio, in provincia di Potenza, pochi giorni fa alcuni detenuti hanno denunciato con un video la morte di un loro compagno, seppur non ancora confermata a causa delle difficoltà di comunicazione con i reclusi e al controllo a cui sono sottoposti.
In questo video, i lavoratori delle campagne di San Ferdinando e di Rosarno lanciano un messaggio a tutte le persone rinchiuse nei Cpr. La prima voce parla in italiano, mentre la seconda traduce in bambarà. Della terza voce, in mandinka, riportiamo la traduzione:
"Saluti a tutti i prigionieri, in prigione e nei cpr, ovunque vi troviate, in tutte le prigioni d'Italia.
Vi vogliamo dire che anche se siamo qui fuori, pensiamo sempre a voi e speriamo che un giorno siate tutti liberi. Preghiamo per voi sempre, che possiate uscire con tranquillità per raggiungere amici e fratelli senza più problemi.
Abbiamo saputo della persona morta nel Cpr, e mandiamo le nostre preghiere e condoglianze a lui ed alla sua famiglia. Vi mandiamo la nostra solidarietà dalla Calabria.
Ovunque voi siate, non bisogna pensare che non uscirete mai, dovete pensare al giorno in cui uscirete. Dovete pensare che ogni giorno (questa prigione) può finire. Non bisogna perdere la speranza, tutto finisce.
Noi siamo qui in Calabria, pensiamo alle persone che sono in tutte le prigioni e vi mandiamo la nostra solidarietà. Un giorno potrete uscire e avere un documento ed una vita normale, e dimenticherete queste difficoltà. Preghiamo sempre per voi, sappiamo che tutti gli immigrati qui sono venuti per cercare una vita migliore, e se si trovano in prigione speriamo che escano presto"

DAI CAMPI DI LAVORO ALLE PRIGIONI, LA NOSTRA LOTTA E' UNA SOLA: NO AI CPR! DOCUMENTI PER TUTTI/E!!!!

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