..ad essere querali-indagati devono essere questi clerico/fascisti
Milano,
4 febbraio 2019 - L'associazione "Ora et
labora" presenterà oggi una denuncia
in Questura contro
la ginecologa Alessandra Kustermann
in relazione alla
copertura col lenzuolo del cartellone anti-abortista davanti
alla clinica Mangiagalli di
Milano. "La dottoressa Kustermann ha
leso il diritto alla libera espressione
e al libero pensiero - spiega Giorgio Celsi, presidente di
"Pro Vita" - abbiamo pagato un'agenzia per affiggere
il cartello, che poi ha mostrato il progetto al Comune. Abbiamo
versato 1800 euro per quattro mesi". Secondo Celsi, il
cartellone, iniziativa anche dell'associazione Pro Vita, è fuori
dalla clinica "da almeno quattro mesi". Sul manifesto
si legge un messaggio anti- abortista ("Non
fermare il suo cuore. Avrà il tuo sguardo,
il tuo sorriso e sarà coraggioso perché tu lo sei")
e sullo sfondo ci sono l'immagine di una donna con un neonato e
un'ecografia che mostra un feto appoggiata sulla pancia.
Sembra
che sia stata la ginecologa a organizzare un gruppo di
persone che si sono occupate di
coprire il cartellone col lenzuolo. "Ritengo che coprire
quel manifesto sia stata un'operazione giusta". ha
replicato la Kustermann. "Hanno
annunciato un esposto. Che denuncino pure" - prosegue
la ginecologa paladina dei diritti delle donne,
responsabile Pronto soccorso e accettazione ostetrico e
ginecologica, Svsed (Soccorso violenza sessuale e domestica) e
consultori familiari del Policlinico. "Il manifesto -
osserva - è stato solo coperto, non stracciato. Non
è illegale coprire un manifesto
offensivo contro le donne e che suscita dolore in chi affronta
con fatica un'interruzione volontaria di gravidanza. Secondo i
dettami della legge 194 nessuna donna deve essere costretta a
sentirsi colpevolizzata e stigmatizzata per una scelta dolorosa
e necessaria alla sua salute fisica e psichica".
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