Dalla Pernigotti alla
Bekaert, dalla Teofran alla Fca di Pomigliano per non parlare dell’ex
Ilva di Taranto e dell’ex Fiat di Termini Imerese…, Di Maio l’ingannapopolo in
cerca di pubblicità passa da una fabbrica all’altra… e le condizioni peggiorano
o addirittura le fabbriche chiudono!
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Blutec, secondo giorno di proteste a Termini. L'azienda: "Continuiamo
a lavorare con il massimo impegno"
Gli operai: "Restiamo fin quando il governo non
ci dà risposte sulla cassa integrazione che è scaduta il 31 dicembre per 700
lavoratori"
08 febbraio 2019
Secondo giorno di occupazione del municipio di Termini
Imerese da parte degli operai della Blutec e sciopero di due ore nell'ex
stabilimento Fiat. "Restiamo fin quando il governo non ci dà risposte
sulla cassa integrazione che è scaduta il 31 dicembre per 700 lavoratori. Di Maio ci aveva detto di stare tranquilli
ad ottobre, ma al momento non ci arrivano notizie da Roma", dicono.
Gli operai hanno
occupato ieri e dopo aver
sospeso la protesta nella notte, sono ritornati in Comune, appoggiati anche dal
sindaco Francesco Giunta e da altri amministratori del comprensorio.
Intanto, due ore di sciopero sono state proclamate da Fim, Fiom e Uilm nella fabbrica dove lavorano 130 persone. L'astensione in due blocchi: dalle 10 alle 12 e dalle 11 alle 13. Gli operai che usciranno dalla fabbrica raggiungeranno i colleghi non ancora riassorbiti dall'azienda. I sindacati protestano, soprattutto, per il ritardo nella firma del decreto di finanziamento della cassa integrazione per il 2019 dopo l'accordo firmato il 7 gennaio scorso. Ma anche per il mancato rispetto degli impegni da parte di Blutec per il rilancio della fabbrica. Fim Fiom e Uil hanno chiesto più volte un incontro urgente ai ministeri del Lavoro e dello Sviluppo, anche attraverso la Prefettura di Palermo e la Presidenza della Regione, senza al momento avere ricevuto risposte.
Alle preoccupazioni dei sindacati sul piano industriale per
sviluppare l'ex stabilimento Fiat e all'invito dei 5 stelle di ieri a
rispettare i patti, risponde la Blutec. "Ad oggi non ci risulta alcun
rilievo ufficiale al nostro piano di reindustrializzazione del sito di Termini
Imerese, sul quale stiamo continuando a lavorare con il massimo impegno",
rassicura Blutec. In una nota si legge: "Siamo in attesa che vengano
completati i passaggi burocratici noti a tutti - spiega la società - Ancora una
volta l'azienda conferma il suo impegno su Termini Imerese, che rimane
sito di primaria importanza nella strategia industriale di sviluppo del nostro
gruppo per i prossimi anni".
https://palermo.repubblica.it/
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