La buona partecipazione all'assemblea nazionale del 2 febbraio promossa dal SI COBAS ne conferma l'importanza nella fase attuale, che ha originato la nostra adesione e partecipazione con una delegazione rappresentativa. Certo avremmo preferito una maggiore partecipazione dell'intero quadro attivo delle lotte del Si COBAS - che invece ha tenuto una assemblea nazionale dei delegati prima - dell'assemblea nazionale convocata- sottraendo in parte di conseguenza numerosi delegati al dibattito della stessa. ma la discussione e gli interventi sviluppatisi nell'assemblea sono stati comunque importanti e hanno permesso di convogliare il dibattito e le decisioni nella direzione fondamentalmente giusta che auspichiamo
La denuncia del Decreto sicurezza, la necessità dell’ampliamento della lotta contro di esso su basi di classe, è andata avanti così come la denuncia della repressione antioperaia e antipopolare nei confronti dei lavoratori in lotta della Logistica, dei dirigenti sindacali del Si.Cobas, della repressione contro Margherita Calderazzi, del movimento NoTav, degli studenti del ‘Virgilio’, ecc. e della conseguente necessità di unire tutte le forze sindacali e politiche nella solidarietà di classe e nel fare cadere gli attacchi, le montature giudiziarie e ogni repressione delle lotte e delle forme di organizzazione.
C'è una forte condivisione della necessità della lotta anticapitalistica contro del governo Di Maio/Salvini, anche se a nostro giudizio il carattere specifico fascio-populista di questo governo e il suo inserirsi nella tendenza moderno fascista, antioperaia e antipopolare in cui questo passaggio governativo si inserisce.
La proposta di una campagna per il boicottaggio attivo alle elezioni va condivisa e praticata, ma deve essere nutrita riflettendo sui limiti dell’astensionismo in questa fase e sulla necessità di combattere su tutti i fronti le forze fascio-populista e la falsa opposizione parlamentare, così come vanno raccolte intorno all’azione e alla posizione proletaria una parte delle realtà antifasciste, antirazziste, autenticamente democratiche sia nella lotta che nella battaglia di boicottaggio
L’Assemblea ha ribadito la linea dell’8 marzo come sciopero vero, che è da sempre la nostra, portata nelle fabbriche e posti di lavoro già da tempo e che è presente nella lotta e nel dibattito di tutto il movimento delle donne.
L’Assemblea promuove il 1° Maggio anticapitalista e internazionalista che quest’anno è il necessario sbocco per la concentrazione e la raccolta degli operai, lavoratori, precari, disoccupati, che lottano realmente e che stanno maturando nella lotta una coscienza politica più avanzata, contro il sindacalismo collaborazionista e la sinistra opportunista ed elettoralista.
Sosteniamo quindi all’insegna dell’unità/critica/lotta comune le decisioni e le scadenze dell'assemblea.
proletari comunisti/PCmItalia
9 febbraio 2019
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