“I Centri per l’impiego siciliani non sono pronti a gestire
il reddito di cittadinanza. Di più, non sono pronti a far fronte neppure alle
ordinarie esigenze dettate dal normale carico di lavoro concordato col
ministero ben prima che il governo nazionale desse vita a nuovo sussidio per i
disoccupati. Lo ha messo per iscritto la
Regione in una delibera che la giunta ha approvato un paio di giorni fa.” (GdS
3.2.19)
Non solo, ma secondo le ultime statistiche “La Sicilia registra il tasso di rischio di
povertà ed esclusione sociale più elevato di tutte le regioni europee: è il
55,6% della popolazione. Campania e Calabria seguono con il 49,9 e il
46,6%. Per quanto riguarda le persone giù sotto il livello di povertà, sono
cresciute dal 22,8 al 29%. Ma l’analisi statistica in possesso della giunta
indica che nella rilevazione potrebbe esserci un margine di errore del 3% e
dunque il tasso di povertà reale potrebbe perfino toccare il 32%.”
In questo senso il Reddito di Cittadinanza del governo ingannapopolo
è solo una sostituzione in peggio, ma di molto, del reddito di inclusione (con
la disoccupazione che supera il milione e mezzo di persone, soprattutto giovani),
insomma una mega illusione per le masse popolari che si accorgeranno presto
dell’inganno.
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