Chiomonte, i No Tav: «Un poliziotto sferra un calcio a freddo a un manifestante»
Il centro sociale Askatasuna posta il video: «Carica immotivata». «Basta guardare questo video per farsi un’idea. Un calcio e una carica a freddo senza nessun motivo». È il post pubblicato dal centro sociale torinese Askatasuna corredato da una clip ripresa da SkyTg24.
Si nota un poliziotto che con i colleghi
schierati sotto la nevicata inizia la carica a Chiomonte sferrando un calcio
nelle parti basse ad un esponente No Tav.
Tensioni e scontri si sono verificati ieri, venerdì, al cantiere
Torino-Lione in occasione della visita del ministro dell’Interno Matteo
Salvini.
In effetti il mandato di Foietta – iniziato nel 2016 dopo essere subentrato a Mario Virano, era già scaduto il 31 dicembre 2018, ma è stato prorogato in automatico fino al 15 febbraio grazie alle legge 444/1994 – che prevede il prolungamento dell’incarico per gli alti funzionari pubblici, nel caso in cui il governo non individui un sostituto.
Adesso anche la proroga prevista per legge sta terminando: quindi entro due settimane il governo dovrà decidere se rinnovare la fiducia a Foietta, da sempre vicino al Pd, o sostituirlo con un altro funzionario più legato ai partiti dell’attuale maggioranza (un leghista o un grillino). Tutto dovrebbe avvenire proprio nei giorni in cui il ministro Toninelli diffonderà finalmente la tanto attesa analisi dei costi-benefici.
Tav, il messaggio di Foietta a Salvini: "Mi raccomando, io vado avanti. Ho la scadenza il 15 febbraio"
CHIOMONTE – Venerdì 1° febbraio, poco prima di lasciare il cantiere della Maddalena, al momento dei saluti il ministro Salvini ha avuto uno scambio di battute con Paolo Foietta, il commissario governativo della Torino – Lione. Foietta si è avvicinato per stringerli la mano e ha detto al leader della Lega: “Mi raccomando, io vado avanti”. Salvini sembra acconsentire e dire “Vada avanti”. Foietta allora lo prende per un braccio e gli ribadisce sorridendo: “Io ho la scadenza per il 15 (febbraio ndR)”. Salvini fa sì con la testa e risponde “E vabbè tanto…”.In effetti il mandato di Foietta – iniziato nel 2016 dopo essere subentrato a Mario Virano, era già scaduto il 31 dicembre 2018, ma è stato prorogato in automatico fino al 15 febbraio grazie alle legge 444/1994 – che prevede il prolungamento dell’incarico per gli alti funzionari pubblici, nel caso in cui il governo non individui un sostituto.
Adesso anche la proroga prevista per legge sta terminando: quindi entro due settimane il governo dovrà decidere se rinnovare la fiducia a Foietta, da sempre vicino al Pd, o sostituirlo con un altro funzionario più legato ai partiti dell’attuale maggioranza (un leghista o un grillino). Tutto dovrebbe avvenire proprio nei giorni in cui il ministro Toninelli diffonderà finalmente la tanto attesa analisi dei costi-benefici.
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