Attacco al centro sociale Asilo Occupato nel
quartiere Aurora. Polizia e carabinieri si sono presentate in forze per
sgomberare lo spazio occupato e alcuni degli occupanti si sono
asserragliati dentro per cercare di respingere il blitz . Gli apparati
di polizia si sono presentati nella notte, per dare esecuzione ad alcune
provvedimenti restrittivi emessi dalla magistratura e approfittare
dell’occasione per cercare di sgomberare lo stabile occupato dal 1995.
Due
militanti anarchici, secondo Radio Black Out, sono stati fermati in
corso Giulio Cesare. La radio ha lanciato un appello, per chiamare a
raccolta gli attivisti. “Hanno accerchiato l’Asilo, venite numerosi”.
L’appello alla mobilitazione è stato raccolto e una ventina di attivisti
solidali hanno bloccato il traffico in corso Brescia, all’angolo con
corso Giulio Cesare. E’ stato srotolato uno striscione con su scritto
“Basta sgomberi! Via la polizia dal quartiere”.
La destra torinese ha colto la balla al balzo per gioire dello sgombero dell’Asilo Occupato. Il dirigente nazionale di Fratelli d’Italia, Maurizio Marrone la parlamentare Augusta Montaruli e la consigliera di circoscrizione Patrizia Alessi, hanno dichiarato che “Adesso tocca al centro sociale Askatasuna”, da
anni motivo di odio dichiarato da parte dei vecchi e nuovi fascisti. Ma
anche la sindaca Appendino (M5S) ci ha messo del suo dichiarando che lo
sgombero dell’Asilo Occupato è “Un intervento più volte richiesto nel
corso degli anni e lungamente atteso da città e residenti di Aurora. Un
quartiere che chiede semplicemente un po’ di normalità”.
Come
spesso accade, questura e procura si sono mosse a braccetto,
accompagnando allo sgombero un’indagine volta a far rientrare le lotte
portate contro i centri di espulsione per migranti (già CIE ora CPR)
nelle casella delle attività definite con finalità "terroristiche".
Alla
sera è arrivata la risposta cittadina. Mentre intorno all’Asilo la
polizia si sforzava di mantenere un’atmosfera spettrale, con il traffico
bloccato per un perimetro di cento metri e decine di agenti a ogni
angolo di accesso, un corteo di diverse centinaia di persone si è mosso
dopo un’assemblea a radio-blackout tentando di raggiungere gli occupanti
ancora asserragliati sul tetto. Sono seguiti scontri e cariche, col
corteo che si è poi diretto verso il centro seminando barricate dopo il
suo passaggio.
La resistenza continua
Nessun commento:
Posta un commento