sabato 9 febbraio 2019

pc 9 febbraio - In Tunisia - masse proletarie e popolari in lotta - mentre si rafforza l'intervento militare dell'imperialismo italiano

 Il governo annuncia aumento dei salari

Tunisia. Dopo due scioperi generali che hanno paralizzato il paese, il governo cede: accordo con il sindacato Ugtt e battuta d'arresto per le riforme di austerity imposte dal Fondo monetario internazionale
Lo sciopero generale dello scorso novembre a TunisiDue scioperi generali con 700mila persone in piazza e il sindacato tunisino Ugtt ha vinto: il governo ha ceduto e, riporta la stampa locale, ha siglato un accordo per aumentare gli stipendi dei 670mila dipendenti pubblici. Tunisi è corsa ai ripari per evitare altri due scioperi, in programma il 20 e il 21 febbraio, che come i precedenti avrebbero paralizzato il paese con scuole, uffici pubblici, trasporti, ospedali e agenzie stampa pubbliche bloccati.
Dati sugli aumenti ancora non ce ne sono. Non ne sarà affatto contento il Fondo monetario internazionale, longa manus dietro l’austerity tunisina. Secondo l’Fmi, che due anni fa ha accordato 2,8 miliardi di dollari di prestito al paese, era necessario tagliare gli stipendi pubblici per portarli al 12,5% del Pil (dall’attuale 15,5%) entro il 2020. La solita «cura», abbinata a tagli dei sussidi ai poveri, riduzione dei servizi pubblici e congelamento delle assunzioni, che in Tunisia, come nel resto dell’Africa, ricade solo sulle classi medio-basse.

Difesa: Marina militare, conclusa l'esercitazione italo-tunisina Oasis 2019

Roma, 09 feb 10:05 - (Agenzia Nova) - È terminata ieri l’esercitazione bilaterale italo-tunisina Oasis iniziata lo scorso 4 febbraio nella sede di Taranto. L’esercitazione, appuntamento che si rinnova ogni anno, si colloca nell’ambito di una serie di attività di collaborazione che la Marina italiana svolge con le omologhe forze dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo e che contribuiscono ad accrescere e consolidare la capacità di cooperazione tra le stesse. L’edizione di quest’anno, a guida italiana, è stata pianificata e coordinata dal Centro addestramento aeronavale della Marina militare di Taranto (Maricentadd). Durante l’esercitazione, riferisce un comunicato, le forze navali italiane e tunisine si sono addestrate insieme nel campo della Ricerca e soccorso marittimo (Sar), sorveglianza e controllo del traffico marittimo, contrasto alle attività illecite via mare, ricerca e rimozione di ordigni rinvenuti sul fondale marino, controllo del danno e difesa passiva (antincendio e antifalla). La novità è rappresentata dalla creazione del Combined maritime operational centre (C-Moc), una centrale operativa costituita da personale italiano e tunisino che ha controllato, da Maricentadd, le operazioni in mare dei rispettivi assetti, condividendo le informazioni necessarie ad ottenere una precisa e puntuale Maritime situational awareness (Msa).

La Marina militare ha partecipato all’esercitazione con il pattugliatore d’altura Comandante Cigala Fulgosi, un elicottero SH-212 imbarcato, un team ispettivo della Brigata Marina San Marco e un team di subacquei del Comando Subacquei e Incursori (Comsubin) appartenenti al nucleo Sminamento difesa antimezzi insidiosi (Sdai) di Taranto. La Marina tunisina era presente con il pattugliatore Jugurtha, un team ispettivo, un team di subacquei e un elicottero H60M proveniente dall’aeroporto militare di Tunisi e rischierato per l’occasione presso la Stazione aeromobili della Marina militare di Grottaglie. Le esercitazioni della serie Oasis si inseriscono in una dimensione più ampia di partnership che ha lo scopo di rafforzare la cooperazione internazionale, in un contesto di sicurezza condivisa e in risposta alle rinnovate sfide che interessano lo scacchiere strategico del Mediterraneo.

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