Di Maio aveva minacciato tuoni e fulmini, è finito tutto con una piccola riduzione della rendita sui pedaggi. Dopo gli ignobili selfie di Salvini ai funerali, dopo le promesse di nazionalizzazione di Toninelli e le dichiarazioni "forti" di Di Maio, il governo ingannapopolo l'unica cosa che garantisce per il crollo del ponte Morandi non è giustizia per le vittime e la popolazione ma i profitti per le imprese assassine.
Dai
giornali finanziari veniamo a sapere che in questi giorni i Rating
Hold sui titoli azionari di Atlantia hanno raggiunto il valore di ben
16 punti mentre per i Sell tali valori sono fermi a uno solo. I
Rating Hold sono indicatori di ottimismo, esprimono la misura
dell’affidabilità del titolo: rappresentano non solo la tendenza a
mantenere costante il proprio valore ma anche la fiducia verso un suo
eventuale incremento. Sedici punti di valore Hold su un titolo sono
tanti e quando si raggiungono gli analisti consigliano di non
venderlo o addirittura invitano ad acquistare altre quote. I Sell
invece sono indicatori di pessimismo: esprimono sfiducia verso un
titolo azionario. Alti valori di
Sell consigliano di vendere il titolo. La sfiducia su Atlantia oggi, ha raggiunto solo un punto Sell. E questo indica che il pessimismo sul titolo è a livelli molto bassi: il titolo è buono.
Per gli operai con uno salario che gli
permette di arrivare a malapena alla fine del mese questi termini non
dicono nulla. A loro non è dato giocare in borsa né possono contare
su integrazioni salariali derivanti dall’andamento del mercato
azionario. Però Atlantia è la cassaforte dei Benetton, i padroni
che gestiscono una buona fetta di autostrade italiane. Sono quelli
che non facevano la manutenzione sul ponte Morandi a Genova e ci
taglieggiano ad ogni passaggio di casello. Sono i responsabili della
morte di 43 persone che per caso passavano sul ponte quel maledetto
giorno. Non possiamo non tenerne conto. La tragedia è stata così
pesante che aveva spinto i politici a minacciare ogni sorta di
sanzione contro Atlantia e i suoi azionisti facendo crollare i valori
di Hold e innalzare quelli di Sell, mandando in caduta libera il
titolo in borsa. Così ad esempio si esprimeva Luigi Di Maio il 9
settembre scorso: “Il crollo di Ponte Morandi ha dei responsabili
che si chiamano Autostrade per l’Italia, Atlantia e Benetton perché
non hanno fatto la manutenzione che avrebbero dovuto fare e non
possono pensare di farla franca maneggiando un plastico o facendosi
belli durante una conferenza stampa di presentazione della
ricostruzione. Noi non solo gli toglieremo le concessioni, come
abbiamo promesso agli italiani, ma avranno un’altra brutta sorpresa
nei prossimi giorni.” In realtà di giorni ne sono passati già più
di cento e il signore delle pecore colorate Benetton, continua
indisturbato a fare profitti con la sua quota della rete autostradale
infischiandosene delle minacce di Di Maio. E sono passate anche oltre
cento notti in cui la famiglia, grande proprietaria terriera in
Argentina, ha potuto dormire placidamente senza incubi o sensi di
colpa verso coloro che hanno perso la vita: in fondo sono solo un
effetto collaterale della folle corsa ai profitti che ha inghiottito
ogni regola elementare sulla sicurezza. Per questo sistema i grandi
capitalisti di fatto non sono mai responsabili. Ne sono consapevoli
gli operai che ogni giorno si vedono falciare dagli infortuni sul
lavoro o spegnersi lentamente colpiti dal mesotelioma, il tumore
dell’amianto. Come è possibile allora che la fiducia sui titoli di
Atlantia nonostante i bellicosi propositi a caldo del Vicepremier sia
cresciuta così velocemente? La spiegazione è semplice, purtroppo. È
bastata una piccola e in apparenza innocua dichiarazione del Premier,
quello che in teoria dovrebbe stare più in alto del Vicepremier. È
stato sufficiente cioè che Il capo del governo, Giuseppe Conte,
abbia confidato che ritiene non più scontata la nazionalizzazione
della rete autostradale, ma che sia sufficiente solo una piccola
riduzione della rendita dei pedaggi stabilita negli accordi di
concessione. Ecco quindi svelato il mistero. La vita di 43 persone
può essere barattata in cambio di qualche punto percentuale di
rendita autostradale. Il grande capitale rinnova così il mito
cristiano della resurrezione: muore il venerdì e rinasce la domenica
e nel frattempo uccide le 43 vittime una seconda volta. Ai cani
urlanti della piccola borghesia come Di Maio, è stato sufficiente
lanciargli qualche piccolo osso da spolpare per ridurli al silenzio.
Un po’ di tarallucci e qualche bollicina e la tragedia si trasforma
di nuovo in festa. Tanto pagano gli automobilisti.Sell consigliano di vendere il titolo. La sfiducia su Atlantia oggi, ha raggiunto solo un punto Sell. E questo indica che il pessimismo sul titolo è a livelli molto bassi: il titolo è buono.
F.A
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