...la CGT afferma che hanno partecipato alle mobilitazioni, svoltesi in circa 200 città, 300.000 persone.
A Parigi sarebbero state 30.000 le persone che hanno partecipato secondo gli organizzatori, 18.000 per le forze dell’ordine.
Le
manifestazioni hanno visto sfilare insieme
“giacche gialle” e “giacche rosse”, ...
... è stata la “marea gialla” ad ingrossare i cortei delle
giacche rosse del sindacato; spesso insieme a studenti delle medie
superiori, che hanno bloccato i loro istituti, ed universitari che hanno
fatto altrettanto nelle loro facoltà.
... chi aveva propugnato lo sciopero generale a tempo indeterminato – come Eric Drouet –: “Sarà le giacche gialle e le giacche rosse. In verità, non ci importa del colore della giacca, bisogna superare il passato […] c’è un interesse superiore verso cui convergere, quello di riprendere il potere in questo paese che serva l’interesse generale”.
“Per
la prima volta dall’inizio della mobilitazione, parte dei gilets gialli hanno
deciso di unirsi ad uno sciopero annunciato dai sindacati il 5 febbraio
2019.
***
Lo
sciopero è partito alla mezzanotte con un’azione congiunta di militanti
della CGT e dei GJ che hanno bloccato le quattro entrate ed uscite del
più grande hub logistico agro-alimentare del continente a Rungis, a sud-est di Parigi. Questa iniziativa, insieme al blocco dell’aereo-porto a Nantes, al pedaggio autostradale a Tolosa e al sottopasso all’altezza della Joliette a Marsiglia,
sono state alcune delle azioni più impattanti – a parte ovviamente i
picchetti di sciopero di fronte alle aziende bloccate. Numerose
università sono state bloccate all’alba (scienze politiche a Tolosa,
Bordeaux 3 Montaigne, Paris 8, Saint-Charles a Marsiglia, il campus di
Grenoble…),
Dai 1.500 ai 2.000 manifestanti a Limoges – ha stimato “France 3 Regions” – e per la prima volta hanno sfilato insieme CGT e GJ; c’è stata una manifestazione anche a La Souterraine
(simbolo dell’abbandono dei servizi pubblici, con
6 uffici postali su 12 che dovrebbero il marzo di quest’anno), mentre erano in 600 a Corrèze,
6 uffici postali su 12 che dovrebbero il marzo di quest’anno), mentre erano in 600 a Corrèze,
A la Pallice
CGT, FO e GJ hanno compiuto un “operazione lumaca” al porto e poi hanno
bloccato il deposito di carburante vicino alla Rochelle.
A Nizza,
in Costa Azzurra, un partecipato corteo a visto sfilare CGT, GJ e
studenti (2.000 secondo la Prefettura, 3.000-4.000 per gli
organizzatori). A Marsiglia i GJ hanno raggiunto il corteo della CGT e di FO. A Bastia, in corsica, CGT e GJ hanno manifestato insieme dietro lo striscione “uniti contro il caro carovita”. A Pau, il giornale Sudouest
stima in 2.000 le persone che hanno sfilato sotto la pioggia alla
manifestazione intersindacale mattutina, cui hanno partecipato i gj
cantando vari slogan. A Saint Nazaire, Ouest-France
stima in 1.000 i partecipanti alla manifestazione i ha visto sfilare il corteo lungo le imprese della
zona portuale, entrando prima all’Arcelor Mittal, poi a Idea.
a Lisieux, cui avrebbero partecipato 230 persone per la testata locale. A Gap hanno sfilato circa 400 manifestanti, secondo Le Dauphine, ed il corteo è terminato sotto la Prefettura dopo avere di fatto bloccato il traffico cittadino.
Ad Alès, Objectifgard
stima in 1.500 persone la partecipazione al corteo A Le Mans, secondo Lemainelibre,
i GJ avrebbero partecipato il corteo che, dopo avere sfilato per il
centro cittadino, si è diretto al centro ospedaliero locale.
A Reims,
per F3, erano circa un migliaio a sfilare insieme, come ha spiegato
alla rete informativa il segretario dipartimentale della CGT della
Marne, Thomas Rose: “i gilets jaunes hanno espresso una collera e
delle rivendicazioni che condividiamo come l’aumento dei salari, delle
indennità, delle pensioni. Oggi non riusciamo più a tirare avanti ed è
quello che vogliamo esprimere in strada”.
Mentre a Troyes,
secondo quanto riportato da F3 – che cita però le stime della polizia –
c’erano 550 manifestanti che hanno sfilato circa un ora in un corteo
alla cui testa c’erano i GJ. A Roanne, nella Loira, secondo quanto riporta la sezione locale della CGT, in 1.200 hanno sfilato per “l’aumento
dei salari, delle pensioni, delle prestazioni sociali e dell’indennità
di disoccupazione. Il rafforzamento della nostro welfare, la tutela del
nostro sistema, il nostro diritto di manifestare e la nostra libertà”.
Un video-montaggio composto dalle riprese dei partecipanti, opera di Cerveaux non disponibles, mostra i riusciti cortei di Nizza, Clermont-Ferrand (dai 2.100 secondo la polizia a 4.000 per gli organizzatori, secondo ciò che riporta Radioscoop, tra cui gli operai della Luxfer a rischio chiusura) Perpignan, Bordeaux.
Secondo La Depeche, a Tolosa,
uno degli epicentri della mobilitazioni, hanno partecipato dalle 8.500
(secondo la polizia) alle 12.000 persone secondo la CGT, in un corteo
cui hanno preso parte anche insegnanti, studenti delle medie-superiori
ed universitari; mentre 1.500 avrebbero sfilato ad Albi, e 400 a Tarn-et-Garonne, dai 1.800 ai 2.000 a Tarbes, 1.500 a Pamiers, 300-400 ad Agen, sempre secondo la testata locale.
Per Tendence Ouest ci sarebbero stati a Caen
dai 2.300 (secondo la Prefettura) ai 5.000 manifestanti, secondo gli
organizzatori, con alla testa del corteo gli studenti delle medie
superiori.
A Fort-De-France, in Martinica, per Rci,
ci sarebbero state un migliaio le persone mobilitate a 10 anni di
distanza dalla storica mobilitazione sociale contro il caro-vita durata
ben 38 giorni.
Secondo quanto abbiamo potuto appurare dalle differenti fonti di informazione diretta, ci sono stati cortei partecipati anche a Digione, Lille, Montpellier (5000 per “Montpellier Poing Info”), Nimes (5.000 per “Le Mouvement.info”).
notizie da contropiano
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