Dalla presentazione del Libro fatta dal MFPR al meeting sull'India del 8 dicembre a Milano
Anuradha Ghandy è morta il 12 aprile
2008. Il suo compagno Kobad Ghandy in un suo ricordo dice: "Il
12 aprile del 2008, una bella vita si è improvvisamente spenta.
Anuradha Ghandy è morta prematuramente all'età di 54 anni... Quel
giorno, gli indiani, in particolare le loro donne oppresse, hanno
perso un fiore che diffonde il suo profumo in molte parti del
paese...”.
Anuradha Ghandy era l'unica donna
presente nel Comitato Centrale del PCI(M). Aveva vissuto per tre anni
con l'Esercito Guerrigliero di Liberazione Popolare (PLGA) nella
foresta di Dandakaranya, e in questo periodo organizzò un grande
movimento di donne adivasi, “forse la più grande organizzazione
femminista del paese”.
Anuradha Ghandy porta la battaglia per
il movimento delle donne anche nel Partito dove vede la necessità di
“purificare il Partito maoista dalle vestigia della continua
discriminazione contro le donne e le varie sfumature di patriarcato
che ostinatamente persistevano tra quei compagni maschi che si
definivano rivoluzionari”.
Anuradha Ghandy coniugava strettamente
attività militante e lavoro teorico, Si diceva di lei che era
“differente”, che non si fermava mai, dal mattino alla sera.
Questo libro fa un analisi critica
delle diverse tendenze del femminismo occidentale. Esso costituisce
una preziosa arma non solo per le donne indiane ma soprattutto per
noi compagne dei paesi europei. Lo dobbiamo studiare. Faremo nel
tempo delle presentazioni in altre città
Può sembrare strano che una compagna
indiana faccia un'analisi del femminismo occidentale, ma lo si
comprende da quello che Anuradha Ghandy scrive nell'introduzione:
“Data l'egemonia dell'occidente queste tendenze hanno avuto una
forte influenza sul movimento delle donne anche in India. Quindi uno
studio serio del movimento delle donne deve includere una
comprensione delle varie tendenze teoriche del movimento”.
Questo studio per Anuradha Ghandy da un
lato testimonia un riconoscimento di questo femminismo, del ruolo
storico della battaglia del femminismo: “Nonostante le confusioni e
le debolezze teoriche - scrive Anuradha Ghandy – il movimento
femminista ha contribuito in modo significativo alla nostra
comprensione della questione delle donne nel mondo attuale. Il
movimento mondiale per la democrazia e il socialismo è stato
arricchito dal movimento delle donne”.
Per questo, in questo testo, fa
un'analisi critica ma in maniera estremamente seria, non
superficiale, dettagliata, e quindi più “dura”; ma nello stesso
tempo chiara e sintetica per lo scopo a cui essa serve: uno studio
che serva allo sviluppo del movimento rivoluzionario delle donne in
ogni paese. Questo lo fa distinguendo gli aspetti positivi e i
limiti, gli aspetti negativi delle varie tendenze del femminismo
occidentale, cogliendo le differenze.
In questo Anuradha Ghandy ci consegna
una guida, una lezione: non basta limitarsi a dire “femminismo
piccolo borghese”, o a fare una denuncia umorale, fenomenica;
occorre studiare, analizzare criticamente, vedere le differenze, come
anche i contributi; non riducendo le tendenze a uno.
La maniera seria, sintetica con cui
analizza queste tendenze si vede anche dal metodo usato da Anuradha
Ghandy nello scrivere il testo: per ogni tendenza fa l'analisi, la
critica, la sintesi degli elementi di fondo.
Si tratta di un'analisi ideologica,
politica di classe materialistico dialettica che riporta le varie
tendenze alle classi di cui sono espressione e riferimento.
In particolare l'ultima parte del
libro, quando Anuradha Ghandy analizza il “femminismo socialista”
(riformista), è molto attuale e non solo per l'Italia. Ci permette
di analizzare tendenze che hanno influenza oggi nel movimento delle
donne nei nostri paesi europei.
Quindi, questo libro consegna a tutte
noi uno strumento per fare anche noi oggi questa necessaria analisi
critica approfondita.
L'altro fondamentale insegnamento è
che per compagne rivoluzionarie, marxiste-leniniste-maoiste ccorre
unire il lavoro militante alla battaglia teorica.
Studiamolo questo libro, diffondiamolo.
Porteremo una ricchezza non solo nel movimento ampio delle donne, ma
anche nel movimento comunista internazionale. Una ricchezza
sofisticata di cui tutte e tutti abbiamo bisogno.
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