Migranti, sette "no border" condannati per i tafferugli a Claviere: tra loro una torinese
L'accusa è favoreggiamento dell'immigrazione clandestina durante il corteo del 22 aprile scorsoSono stati condannati i sette attivisti finiti a processo davanti al tribunale di Gap con l'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina al confine tra Claviere e Briançon. Tra loro c'è anche Eleonora Laterza, torinese, arrestata insieme ad altri due manifestanti svizzeri durante il corteo del 22
aprile tra Claviere e Briançon organizzato per protestare contro i presìdi anti-migranti dell'estrema destra al confine francese. L'attivista italiana è stata condannata a sei mesi con la sospensione condizionale della pena.
Durante la manifestazione di aprile, secondo la polizia francese, alcuni migranti erano stati aiutati ad attraversare il confine. Sono stati condannati a sei mesi con la condizionale anche Théo Buckmaster, Lisa Malapert e Bastien Stauffer. Stessa pena a Benoit Ducos, che il 17 marzo aveva soccorso una donna incinta e il marito che stavano cercando di raggiungere Briançon a piedi. La sua auto era stata fermata dalla gendarmeria e il francese indagato per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. La sua accusa era stata la prima di una lunga serie di indagini simili che si sono susseguite nei mesi scorsi.
E' più pesante - dodici mesi dei quali otto con la condizionale e messa in prova per due anni - la condanna per altri due attivisti che avevano partecipato alla manifestazione di aprile. Sono Mathieu Burellier e Jean Luc Jalmain. Per molti dei militanti che avevano sfilato ad aprile il magistrato aveva sostenuto l'aggravante di aver agito come una banda organizzata.
Per tutta la mattina, durante l'udienza, almeno un centinaio di persone si è radunato davanti al tribunale di Gap in attesa della sentenza e intorno alle 15 i manifestanti si sono mossi in corteo per le vie di Gap.
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