Cosenza e Milano accuse di associazione a delinquere per i comitati popolari di lotta per l'abitare
...le vere associazioni a delinquere sono le aziende per l’edilizia popolare che hanno buchi di bilancio per milioni euro, la solidarietà non è un racket e non è un crimine”.
......L’invito è quello di diffondere e partecipare ai prossimi appuntamenti lanciati da Prendocasa Cosenza e del Comitato Abitanti Giambellino-Lorenteggio.,,,
Milano. Sono più o meno le sei di
mattina quando la polizia irrompe in varie occupazioni in cui opera il
Comitato Abitanti Giambellino Lorenteggio, fra cui la Base di
solidarietà popolare e altri spazi comuni. Per 9 persone sono state
eseguite ordinanze di custodia cautelare per associazione a delinquere -
per occupazione di immobili di proprietà- e per resistenza a pubblico
ufficiale.
Sono state anche messe sotto sequestro nove abitazioni di proprietà dell’Aler (Azienda Lombardia Edilizia Residenziale) che gestisce la residenza popolare della città, in cui risiedono gli abitanti.
Cosenza. Apparentemente in modo scollegato, viene effettuata la stessa operazione nei confronti del Comitato Prendocasa. Arriva per 16 componenti un avviso di conclusione indagini con varie accuse
fra cui quella di associazione a delinquere per 5 di loro.
Nella città era già precedentemente venuta fuori l’intenzione della procura di Cosenza di attribuire questo capo d’imputazione a vari militanti del comitato, il quale aveva risposto con una mobilitazione.
Fascicoli di migliaia di pagine, videosorveglianze e anni di intercettazioni ambientali sono stati prodotti da parte della polizia per costruire questo assurdo castello giudiziario. Sui giornali gli accusati sono sbattuti in prima pagina con nomi e cognomi, compaiono addirittura dei video sottotitolati con le presunte intercettazioni criminose.
Un’accusa che come ricordano i membri del comitato, è totalmente paradossale. Volano diffamazioni anche gravi come il presunto scambio di denaro per le occupazioni, ma le risposte degli attivisti sono ferme: “abbiamo denunciato i poteri forti e tutto il carrozzone che gestisce davvero in modo delinquenziale l’emergenza abitativa del territorio ma la procura è impegnata a perseguire gli attivisti sociali”, riporta un abitante da Cosenza.
Significativa la totale depoliticizzazione delle pratiche di lotta, etichettate solo come crimini contro i sistemi abitativi istituzionali locali che in tutte le città svelano periodicamente la loro torbidezza e incapacità nel risolvere le necessità sociali di base. Un partecipante al Comitato Giambellino-Lorenteggio,durante un corteo selvaggio a seguito degli sgomberi, ci mostra la loro tranquillità nel vedere che le città sono solidali con la lotta per la casa: “le vere associazioni a delinquere sono le aziende per l’edilizia popolare che hanno buchi di bilancio per milioni euro, la solidarietà non è un racket e non è un crimine”.
L’invito è quello di diffondere e partecipare ai prossimi appuntamenti lanciati da Prendocasa Cosenza e del Comitato Abitanti Giambellino-Lorenteggio.
Sono state anche messe sotto sequestro nove abitazioni di proprietà dell’Aler (Azienda Lombardia Edilizia Residenziale) che gestisce la residenza popolare della città, in cui risiedono gli abitanti.
Cosenza. Apparentemente in modo scollegato, viene effettuata la stessa operazione nei confronti del Comitato Prendocasa. Arriva per 16 componenti un avviso di conclusione indagini con varie accuse
fra cui quella di associazione a delinquere per 5 di loro.
Nella città era già precedentemente venuta fuori l’intenzione della procura di Cosenza di attribuire questo capo d’imputazione a vari militanti del comitato, il quale aveva risposto con una mobilitazione.
Fascicoli di migliaia di pagine, videosorveglianze e anni di intercettazioni ambientali sono stati prodotti da parte della polizia per costruire questo assurdo castello giudiziario. Sui giornali gli accusati sono sbattuti in prima pagina con nomi e cognomi, compaiono addirittura dei video sottotitolati con le presunte intercettazioni criminose.
Un’accusa che come ricordano i membri del comitato, è totalmente paradossale. Volano diffamazioni anche gravi come il presunto scambio di denaro per le occupazioni, ma le risposte degli attivisti sono ferme: “abbiamo denunciato i poteri forti e tutto il carrozzone che gestisce davvero in modo delinquenziale l’emergenza abitativa del territorio ma la procura è impegnata a perseguire gli attivisti sociali”, riporta un abitante da Cosenza.
Significativa la totale depoliticizzazione delle pratiche di lotta, etichettate solo come crimini contro i sistemi abitativi istituzionali locali che in tutte le città svelano periodicamente la loro torbidezza e incapacità nel risolvere le necessità sociali di base. Un partecipante al Comitato Giambellino-Lorenteggio,durante un corteo selvaggio a seguito degli sgomberi, ci mostra la loro tranquillità nel vedere che le città sono solidali con la lotta per la casa: “le vere associazioni a delinquere sono le aziende per l’edilizia popolare che hanno buchi di bilancio per milioni euro, la solidarietà non è un racket e non è un crimine”.
L’invito è quello di diffondere e partecipare ai prossimi appuntamenti lanciati da Prendocasa Cosenza e del Comitato Abitanti Giambellino-Lorenteggio.
Nessun commento:
Posta un commento