La risposta dipende dalla domanda!
NO ad un accordo al MASSIMO RIBASSO!
Come al solito ogni risposta dipende anche dalla domanda, e la domanda questa volta sembra chiara.
- Vogliamo davvero votare in tutta fretta, senza che ci siano stati precedentemente momenti assembleari, di consultazione tra i lavoratori e di puntuale spiegazione e socializzazione dei termini e del merito della votazione, senza aver avuto modo di leggere nel dettaglio quello che riguarderà il nostro lavoro e il nostro futuro?
- Vogliamo davvero votare – tenendo conto che è della vita di noi lavoratori che si parla – non un accordo, ma dalle indicazioni contenute in un semplice comunicato che una delle parti ha scritto dopo un incontro a Roma?A Palermo, i lavoratori di Almaviva, con altri lavoratori
precari delle coop. sociali, della scuola, slai cobas sc
hanno oggi portato avanti una forte contestazione
a Renzi arrivato nella città improvvisamenteVogliamo davvero darla vinta alla pressione psicologica dell'azienda che utilizza il ricatto - occupazionale e le contestazioni disciplinari per intimorirci?
- E quando andremo a votare, vogliamo davvero certificare definitivamente con il nostro voto gli esuberi sbandierati dall'azienda e confermati attraverso questa proposta di distribuzione della CdS totalmente squilibrata? A tutto svantaggio proprio di quei siti dichiarati in esubero da Almaviva?Vogliamo davvero votare per confermare che gli esuberi sono sopratutto, in grandissima parte, proprio nelle città dove Almaviva stessa minaccia i licenziamenti?
- Vogliamo regalare altri 6 mesi di soldi pubblici e profitti privati all'azienda?E altri 6 mesi di ansia e incertezza per i lavoratori, senza nessuna garanzia che questa storia abbia mai una fine?
- Davvero l'esito di tutta questa lotta, di scioperi, cortei, manifestazioni, presidi, striscioni, volantini, fatica, trasferte al Mise, riunioni, assemblee è solo questo: un padrone che chiagne e fotte, e che alla fine di tutto, rispetto a due mesi fa, si ritroverebbe con ancora maggior possibilità di rendere flessibile il nostro lavoro, peggiorarne le condizioni e il salario, ormai davvero troppo troppo troppo basso?E tutto questo senza che l'incertezza nel futuro dei lavoratori possa trovare pace?
- Davvero tutto finisce con il ricatto di Tripi, che dopo aver puntato il licenziamento alla gola di 3000 persone, ottiene pure una serie di regali?E se tra 6 mesi ci dovessero essere licenziamenti, si avrà la forza di riuscire a fermarli dopo aver confermato, adesso, che effettivamente alcune sedi erano molto più in esubero di altre?
- E tra sei mesi? Dopo che la montagna di proteste e manifestazioni avrà partorito il topolino delle percentuali bassissime di CdS per alcuni siti e della maggiore flessibilità per i lavoratori, come si avrà la forza di resistere a quello che succederà dopo?Come si riuscirà a non far credere a Tripi di poter fare, ancora una volta, il bello e il cattivo tempo sulla pelle dei lavoratori e delle loro vite? Si riuscirà a resistere di fronte a eventuali licenziamenti dopo aver accettato che alcune sedi hanno un esubero di lavoratori, dopo aver fatto sì che, nonostante la voce grossa fatta sotto al Mise, alla fine si è votato SI al peggioramento delle condizioni di lavoro e di salario?
Se questa è la domanda, NO è la risposta.
Votiamo NO al ricatto di Almaviva!
Nessun licenziamento! Nessun peggioramento delle condizioni dei lavoratori!
Lavoratrici e lavoratori per il NO
FB: Almaviva Napoli - Al Referendum voto NO
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