domenica 24 aprile 2016

pc 24 aprile - PD e Casapound insieme a Firenze - cresce il significato della manifestazione del 25 aprile. Alle 17.00 tutti al corteo antifascista in Piazza Santo Spirito


ISTITUZIONI, PD, FASCISTI E QUALCOSA CHE SUI GIORNALI NON PUBBLICHERANNO MAI!
In questi giorni sui media locali ha tenuto banco la polemica interna al
Pd fiorentino dopo la foto che immortala alcuni suoi esponenti con il
capetto di Casapound Firenze. Chiaramente la notizia è stata
trattata con la solita superficialità. Ci sembra il caso di
contestualizzarla con alcuni esempi per ricondurre il fatto su un
piano più generale.
A Firenze Pd e Casapound si sono espressi solidarietà più volte: il
Pd lo ha fatto per condannare le azioni antifasciste contro la

libreria il Bargello a Coverciano, Casapound all'indomani
dell'approvazione del Jobs Act quando sindacati di base, collettivi e
centri sociali organizzarono una manifestazione davanti alla sede del
Pd a Novoli.  Già nel dicembre del 2011, dopo la strage di
piazza Dalmazia avevamo sottolineato questo tipo di
convergenza. Renzi, allora sindaco di Firenze, stemperò subito
gli animi parlando del "gesto isolato di un folle" e
Casapound, sempre per bocca del suo capetto, disse che non poteva
esser fatto il test di igiene mentale a tutti coloro che erano
simpatizzanti del suo movimento. In ogni caso, anche se per motivi
diversi, Pd e Casapound tennero posizioni identiche individuando
nella possibile risposta degli antifascisti il solo ed unico problema
da cui guardarsi.

Altro fatto, altro gruppo neofascista: il Progetto Dinamo, legato al
circuito Hammerskin, nazisti in odor di malavita ospitati a Firenze
in un locale di proprietà dei Gesuiti, organizza un serie di
incontri sulla storia toscana con il professor Giacomo Cipriani
dell'Università di Firenze e in virtù dei rapporti con Jacopo
Alberti, candidato come governatore dalla Lega nord alle ultime
regionali, ha ottenuto il patrocinio della Regione Toscana.

Sempre la Regione Toscana, durante l'ultimo consiglio, ha approvato una
mozione di Fratelli d'Italia con il voto favorevole di Pd, Lega e
Toscana a Sinistra per organizzare gite scolastiche in occasione del
Giorno del Ricordo alla foiba di Basovizza, eretta a monumento
nazionale nonostante in quella foiba non sia mai stato trovato
nemmeno un corpo e questo la dice lunga sull' "operazione
foibe".

A Firenze a tirare le fila del revisionismo è proprio Casaggí con
Fratelli d'Italia e Giani, nel ruolo di presidente del consiglio
comunale, è arrivato addirittura a partecipare alle manifestazioni
del 10 febbraio organizzate dagli stessi soggetti che il 25 aprile
saranno a Trespiano in "onore ai caduti della Repubblica
sociale".

Quella sulle foibe fa parte di un'operazione ben più ampia di riscrittura
della storia inaugurata dal vecchio Pds e Alleanza Nazionale per
creare un clima di riconciliazione e pacificazione nazionale.
Non scordiamo quando Violante, dai banchi del parlamento, intervenne
per dire che "infondo ci saremmo dovuti sforzare di comprendere
le ragioni dei ragazzi di Salò perché i morti sono tutti uguali".
La pacificazione e la riconciliazione non sono elementi che ci
appartengono: sono utili solo alla classe dominante per sdoganare
ancora una volta chi nella storia ha difeso il capitale nei suoi
momenti di crisi più forte e per attaccare i valori e la pratica
della Resistenza Antifascista: lotta di classe, solidarietà e
internazionalismo, oggi più attuali che mai.

Sempre in questi giorni, stavolta a Bruxelles, il parlamento europeo ha
votato un finanziamento di ben 600 mila euro alla "coalizione
paneuropea", un'accozzaglia di partiti e partitini neofascisti,
il cui capofila è Roberto Fiore, ex Nar, fondatore di Forza Nuova.

Mettendo insieme questi pochi elementi - ci saremmo potuti dilungare molto di
più - crediamo che il vero problema sia il rapporto tra fascisti e
istituzioni, il crescente livello di complicità e complementarità
specialmente in una fase in cui la propaganda istituzionale e quella
neofascista ormai si sovrappongono e parlano la stessa lingua in
materia di guerra, repressione, sicurezza e immigrazione.

Alla luce di tutto questo la foto scattata ai giardini di via Felice
Fontana sbiadisce, anzi quasi la potremmo considerare "normale"
o "naturale", figlia del clima in cui sono cresciuti e sono
stati selezionati dirigenti e quadri del Pd. Il problema è
tutto di chi crede ancora che il Pd sia un partito antifascista. E'
ora di aprire gli occhi su questa realtà e attrezzarsi di
conseguenza, come fanno quotidianamente coloro che come noi lottano
non rassegnandosi a ingiustizie, guerre, sopraffazioni e sfruttamento


Iniziamo dal 25 Aprile! Alle 17.00 tutti al corteo antifascista in Piazza
Santo Spirito, contro fascismo, guerra e repressione! Firenze Antifascista     
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