Un giovane lavoratore Sebastiano Dugo di 19 anni dipendente della
cooperativa Alba Service Soc. Coop. addetto alla lavorazione e
macellazione carni presso lo stabilimento Globalcarni di Spilamberto
(MO), è stato vittima di un grave infortunio sul lavoro.
Una giostra
piena di prosciutti appesi su lunghi ganci di acciaio, per il carico
eccessivo, si è sbilanciata ed è gravata a terra, colpendolo alla
schiena. Il giovane lavoratore è rovinato a terra ed è stato infilzato
da un gancio sulla parte bassa della schiena.
Ferito e sanguinante
per la profonda lesione, ha ricevuto i primi soccorsi dai sui colleghi, i
quali
hanno senza mezzi di primo soccorso hanno cercato di fermare
l'emorragia tamponandola con della carta. Solo all'arrivo dei sanitari
del 118 , hanno potuto dare un soccorso adeguato al giovane lavoratore,
poi trasferito in ospedale per le cure del caso.
Un altro
Infortunio sul lavoro due giorni fa, alla Arcese di Castel Guelfo
(Bologna), ditta specializzata in trasporto e logistica, una militante
del SI Cobas RITA ADAMO sempre attiva nelle nostre lotte
(manifestazioni, picchetti), è rimasta gravemente ferita alle gambe a
seguito di un incidente avvenuto mentre stava manovrando un transpallet a
motore elettrico. E' stata soccorsa dai sanitari e trasportata in
elicottero all'ospedale Maggiore di Bologna e ricoverata nel reparto di
“Ortopedia e Traumatologia” con una prognosi di almeno 50 giorni.
Ancora
una volta questi gravi incidenti, non sono casi fortuiti, ma il più
delle volte strettamente correlati all'aumento dei carichi e ritmi di
lavoro imposti dai responsabili di queste cooperative mediante inganno,
abuso di autorità e approfittando sopratutto di una situazione di
necessità lavorativa e di ricatto, per le questioni relative al permesso
di soggiorno o di minaccia di licenziamento.
L'alto Sfruttamento
del lavoro e la mancata attuazione di quanto previsto dalle norme di
sicurezza e igiene nei luoghi di lavoro, sono il binomio che
caratterizza questo genere di infortuni. I padroni non investono nella
sicurezza del lavoro e nella formazione e informazione dei lavoratori,
perchè questo è per loro un costo in più, ma quando poi succede
l'incidente tutti i responsabili dell'azienda e della cooperativa
corrono a minimizzare i fatti accaduti e ad addossare le colpe alla
negligenza e imperizia del lavoratore.
Le cooperative per
abbattere i costi del lavoro, riducono poi il personale impiegato
nell'attività lavorativa giornaliera (oppure lasciando alcuni operai a
casa senza stipendio come il caso della cooperative ALBA- macellazione
carni), per poi suddividere il lavoro tra i restanti lavoratori, questo
genera un alto aumento dello stress che questi lamentano ogni giorno. I
lavoratori del settore del facchinaggio o della disossazione delle carni
accusano tutti gravi patologie muscolari scheletriche ed infiammatorie
ai tendini delle mani e delle braccia.
Quasi tutti i magazzini sono
sprovvisti di un luogo idoneo ad infermeria e adeguatamente attrezzato,
così come sono assenti i responsabili del primo soccorso e
all'emergenza.
da si cobas modena
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