venerdì 29 aprile 2016

pc 29 Aprile - Informazione militante dalla Tunisia - La ministra della guerra Pinotti torna a Tunisi per preparare il nuovo intervento militare in Libia


Ieri il ministro della guerra Pinotti è tornata dopo circa un anno in Tunisia per presiedere con il suo omologo tunisino la riunione della XVII commissione militare mista italo-tunisina della difesa alla presenza del primo ministro tunisino Essid. 
Ancora una volta i due governi hanno siglato un accordo che prevede una stretta cooperazione militare quale l'addestramento da parte dell'esercito italiano di personale militare tunisino per il
controllo delle frontiere e degli spazi aeromarittimi, formazione di militari tunisini nelle accademie militari italiane ed esercitazioni congiunte.
Queste misure sono al servizio della costruzione della Fortezza Europa, ovvero della guerra contro i migranti che a causa di queste politiche europee quali Frontex. Non ha caso la Pinotti ha sottolineato che l'incontro avveniva in un quadro ben più ampio dei rapporti bilaterali, ma europeo e internazionale in cui l'Italia rappresenta un partner privilegiato della Tunisia.

L'Italia è un "partner" non solo militare tout court ma anche economico, importante ricordare che recentemente si è tenuto a La Spezia una sorta di "fiera della marina militare" in cui il ministero della difesa ha invitato ufficiali delle marine militari di tutto il mondo con l'obiettivo di vendere alcune navi militari obsolete nel quadro della modernizzazione della marina militare italiana in accordo con i piani dell'imperialismo italiano. Tra gli invitati vi erano ufficiali della marina tunisina.

Infine bisogna leggere questa visita nel quadro di due altri avvenimenti recenti in Tunisia seppur di natura e impatto molto diverso completano il puzzle. Lo scorso 20 Aprile in occasione del 60esimo anniversario della fondazione del Corriere di Tunisini (rivista italiana in Tunisia) presso il Centro di Cultura Italiana a Tunisi, è intervenuto Molinari direttore de La Stampa, noto per le posizioni interventiste riguardo la questione libiche e a cui la Pinotti aveva concesso un'intervista lo scorso 25 Aprile, ribadendo la sua posizione di fronte alla "comunità italiana" in Tunisia circa la Libia nonchè il sostegno a Israele, alcuni professori accademici italiani che insegnano a Tunisi in segno di protesta hanno abbandonato la sala.
Il secondo fatto è il clamoroso volta faccia del presidente della Repubblica Essebsi che dopo che dieci giorni fa aveva dichiarato di essere contrario ad un intervento militare in Libia, 2 giorni prima l'arrivo della Pinotti ribalta la sua posizione dichiarandosi al contrario favorevole. Al contrario la maggior parte del popolo tunisino è fermamente contrario ad una tale possibilità non abboccando alla retorica della "lotta al terrorismo".
Il governo tunisino e tutto il regime in generale riafferma ancora una volta il proprio servilismo nei confronti dell'imperialismo e in particolare di quello USA, Francia e Italia contro gli interessi del popolo tunisino.

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