COMUNICATO DEL CORTEO.
25 APRILE, 3000 PERSONE IN PIAZZA A NAPOLI! LIBERIAMOCI!
Oggi un corteo di 3000 persone, nonostante la pioggia, ha attraversato le strade di Napoli. Da piazza Mancini, studenti, lavoratori, disoccupati, immigrati hanno sfilato per i quartieri popolari del centro: dalle vie della stazione centrale, dove vivono migliaia di immigrati in condizioni assurde, fino alla Sanità, quartiere in cui qualche giorno fa per l’ennesimo agguato di camorra due persone sono morte, altre sono rimaste ferite...
In piazza oggi tanti giovani, tanto entusiasmo, tante differenze che si sono messe insieme in nome di un ideale grande come quello dei nostri partigiani e che hanno saputo trascinare anche il resto della città.
Dai centri sociali ai lavoratori Almaviva e Gepin in lotta contro i licenziamenti ai comitati territoriali
che lottano contro l'inquinamento ambientale, dai collettivi studenteschi all'ANPI, dalle scuole d'italiano per immigrati alle associazione di quartiere, passando per il mondo sindacale, per le comunità cristiane di base, per gli attivisti per i diritti degli omosessuali, per le bande musicali: una giornata bellissima, autorganizzata, che ha espresso ancora una volta che c’è una Napoli che non si piega alla rassegnazione, che reagisce e porta in piazza i bisogni popolari, i diritti che ogni giorno vengono calpestati, con una irresistibile voglia di trasformare questa società! Un corteo partecipato e determinato che ha ribadito che oggi più che mai è necessaria una nuova Liberazione!
Il corteo si è mosso nelle vie della Stazione, parlando di accoglienza, di necessità di unirci, italiani e stranieri, contro chi è il nostro comune nemico: quelli che fanno i soldi con le guerre, le multinazioni che sfruttano i territori, i politici corrotti.
Quindi è salito per Cesare Rossaroll, e si è fermato all'angolo con Via Foria, dove è presente l'unica sede di Casa Pound a Napoli, la sede dove sono partiti agguati e si fomenta la guerra fra poveri, e che pure, nonostante questo, era difesa da un ingente schieramento di forze dell'ordine. 15 blindati, idranti, centinaia di poliziotti pagati dai contribuenti per difendere 20 esaltati, evidentemente però che risultano utili...
Lì il corteo, alla presenza della famiglia di Ciro Esposito, il giovane tifoso ucciso due anni fa a Roma proprio da mano fascista, quella di Daniele de Santis, ha affisso un grande poster per ricordare Ciro, un figlio di questa città, e ha chiesto verità e giustizia per la sua storia.
Il corteo è quindi entrato nei Vergini e nella Sanità, accolto dal calore delle persone. Ha ricordato la lotta che da quasi un anno - da quando è morto l'innocente Genny Cesarano, a soli 17 anni - si sta portando avanti alla Sanità per avere scuole aperte, lavoro, progetti sociali e diritti - unici modi in cui si può combattere la camorra. Proprio tutto quello che questo Governo ci sta sottraendo ogni giorno.
Quindi questa grande giornata si è conclusa con una bella assemblea popolare. Che è scoppiata in una fragorosa risata quando ha scoperto che Valeria Valente si lamentava a mezzo facebook per essere stata allontanata dalla piazza.
Forse la Valente non aveva letto lo striscione, dove c'era scritto "Liberiamoci dal Governo Renzi". Forse non aveva capito che siamo stanchi di passerelle elettorale e che vogliamo liberarci di chi ha distrutto la scuola, la sanità, il lavoro, e che risponde in maniera sempre più dura e autoritaria a chi chiede diritti e una reale democrazia. Un partito di governo talmente arrogante che, proprio a Napoli, per ben due volte in 10 giorni, ha manganellato chi esprime dissenso.
Napoli non si piega alle logiche di una politica ormai marcia e che difende incessantemente gli interessi dei più forti, di chi ci sfrutta e ci avvelena. Oggi abbiamo dimostrato che tutto si può fare, che se ci uniamo siamo più forti di qualsiasi cosa, che siamo già una proposta di un'altra città, di un'altra società.
Ripartiamo da questa consapevolezza, dalle migliaia di persone che con coraggio hanno deciso di impegnarsi nella costruzione di una società basata sull’uguaglianza, la solidarietà, l’umanità e la giustizia sociale.
Viva il 25 aprile ! Viva la Resistenza! #Liberiamoci!
Oggi un corteo di 3000 persone, nonostante la pioggia, ha attraversato le strade di Napoli. Da piazza Mancini, studenti, lavoratori, disoccupati, immigrati hanno sfilato per i quartieri popolari del centro: dalle vie della stazione centrale, dove vivono migliaia di immigrati in condizioni assurde, fino alla Sanità, quartiere in cui qualche giorno fa per l’ennesimo agguato di camorra due persone sono morte, altre sono rimaste ferite...
In piazza oggi tanti giovani, tanto entusiasmo, tante differenze che si sono messe insieme in nome di un ideale grande come quello dei nostri partigiani e che hanno saputo trascinare anche il resto della città.
Dai centri sociali ai lavoratori Almaviva e Gepin in lotta contro i licenziamenti ai comitati territoriali
che lottano contro l'inquinamento ambientale, dai collettivi studenteschi all'ANPI, dalle scuole d'italiano per immigrati alle associazione di quartiere, passando per il mondo sindacale, per le comunità cristiane di base, per gli attivisti per i diritti degli omosessuali, per le bande musicali: una giornata bellissima, autorganizzata, che ha espresso ancora una volta che c’è una Napoli che non si piega alla rassegnazione, che reagisce e porta in piazza i bisogni popolari, i diritti che ogni giorno vengono calpestati, con una irresistibile voglia di trasformare questa società! Un corteo partecipato e determinato che ha ribadito che oggi più che mai è necessaria una nuova Liberazione!
Il corteo si è mosso nelle vie della Stazione, parlando di accoglienza, di necessità di unirci, italiani e stranieri, contro chi è il nostro comune nemico: quelli che fanno i soldi con le guerre, le multinazioni che sfruttano i territori, i politici corrotti.
Quindi è salito per Cesare Rossaroll, e si è fermato all'angolo con Via Foria, dove è presente l'unica sede di Casa Pound a Napoli, la sede dove sono partiti agguati e si fomenta la guerra fra poveri, e che pure, nonostante questo, era difesa da un ingente schieramento di forze dell'ordine. 15 blindati, idranti, centinaia di poliziotti pagati dai contribuenti per difendere 20 esaltati, evidentemente però che risultano utili...
Lì il corteo, alla presenza della famiglia di Ciro Esposito, il giovane tifoso ucciso due anni fa a Roma proprio da mano fascista, quella di Daniele de Santis, ha affisso un grande poster per ricordare Ciro, un figlio di questa città, e ha chiesto verità e giustizia per la sua storia.
Il corteo è quindi entrato nei Vergini e nella Sanità, accolto dal calore delle persone. Ha ricordato la lotta che da quasi un anno - da quando è morto l'innocente Genny Cesarano, a soli 17 anni - si sta portando avanti alla Sanità per avere scuole aperte, lavoro, progetti sociali e diritti - unici modi in cui si può combattere la camorra. Proprio tutto quello che questo Governo ci sta sottraendo ogni giorno.
Quindi questa grande giornata si è conclusa con una bella assemblea popolare. Che è scoppiata in una fragorosa risata quando ha scoperto che Valeria Valente si lamentava a mezzo facebook per essere stata allontanata dalla piazza.
Forse la Valente non aveva letto lo striscione, dove c'era scritto "Liberiamoci dal Governo Renzi". Forse non aveva capito che siamo stanchi di passerelle elettorale e che vogliamo liberarci di chi ha distrutto la scuola, la sanità, il lavoro, e che risponde in maniera sempre più dura e autoritaria a chi chiede diritti e una reale democrazia. Un partito di governo talmente arrogante che, proprio a Napoli, per ben due volte in 10 giorni, ha manganellato chi esprime dissenso.
Napoli non si piega alle logiche di una politica ormai marcia e che difende incessantemente gli interessi dei più forti, di chi ci sfrutta e ci avvelena. Oggi abbiamo dimostrato che tutto si può fare, che se ci uniamo siamo più forti di qualsiasi cosa, che siamo già una proposta di un'altra città, di un'altra società.
Ripartiamo da questa consapevolezza, dalle migliaia di persone che con coraggio hanno deciso di impegnarsi nella costruzione di una società basata sull’uguaglianza, la solidarietà, l’umanità e la giustizia sociale.
Viva il 25 aprile ! Viva la Resistenza! #Liberiamoci!
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