Migliaia di persone si sono incolonnate nel corteo partito dal
Colosseo e arrivato fino al luogo simbolo della resistenza a Roma: Porta
San Paolo. Qui sono intervenuti due partigiani, tra cui Tina Costa,
conosciuta e stimata staffetta partigiana ed è intervenuta la mamma di
Renato Biagetti. Dopo questi interventi è ripartito un corteo diretto al
centro curdo Ararat minacciato di sgombero dai diktat del commissario
Tronca, una conclusione che intende riaffermate la solidarietà con la
resistenza del popolo curdo.
A
Porto Fluviale il corteo si è momentaneamente diviso con una parte che è
andata a rendere omaggio alla lapide a Ponte di ferro dedicata alle
dieci donne trucidate dai nazisti durante un assalto ai forni il 7
aprile del 1944. Dopo alcuni brevi interventi di compagni italiani e
palestinesi alla lapide, questo pezzo di corteo è ripartito per
raggiungere l’altro pezzo che intanto era arrivato al centro Ararat
collocato nell’ex mattatoio di Testaccio. Qui c’è stato un emozionante
intervento congiunto tra i rappresentanti dei curdi e palestinesi con
scambio reciproco di bandiere in nome delle resistenze e l’intervento di
un compagna italiana che ha ribaditoil no agli sgomberi. Il 25 aprile è
stato anche questo.Le foto che seguono sono di Patrizia Cortellessa:
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