venerdì 29 aprile 2016

pc 29 aprile - Il terrorismo nazisionista non conosce soste: uccisa una giovane donna palestinese incinta, ancora sangue e galera anche per i minorenni

Israele ha ucciso due palestinesi in un posto di blocco con la solita scusa dei coltelli. Nonostante i due palestinesi fossero lontani dai soldati gli hanno sparato senza pietà fin quando son morti, i due erano fratelli...Entrambi non avevano niente in mano.
Maram Abu Esmail, incinta e madre di due figlie piccole, uccisa insieme al fratello di 16 anni, con 15 colpi sparati a distanza ravvicinata nei pressi del checkpoint di Qalandia, il fratello è stato freddato mentre cercava di salvarla, poi sono stati messi 3 coltelli vicino ai loro corpi. I due palestinesi uccisi provenivano da Beit Sourik, vicino a Gerusalemme. (Younes Arar)
Un testimone ha dichiarato: “i soldati israeliani hanno sparato ripetutamente alla giovane donna e al fratello sedicenne per assicurarsi che fossero morti"
Subito dopo i militari hanno lanciato granate stordenti e lacrimogeni contro i giornalisti per non permettergli di documentare la scena.

Lei è Dima Al Wawi, 12 anni, palestinese, appena uscita dalle prigioni israeliane, dove ha passato 75 giorni ed è stata costretta a confessare cose che non ha mai fatto come l'organizzazione di un attacco alla West Bank.
Dima è la più giovane bambina imprigionata nelle carceri israeliane, un'infanzia rubata e violentata.

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