martedì 8 ottobre 2013

pc 8 ottobre - un nuovo stupro in università in India - reinnesca il più grande movimento delle donne del mondo - In italia Mfpr dopo la manifestazione del 6 luglio a Roma chiama a un grande sciopero delle donne per il 25 novembre




India, stuprata in ateneo dai colleghi si dà fuoco in piazza e muore


 

Un'assistente dell'università di Nuova Delhi è morta a causa delle ustioni riportate quando una settimana fa si è immolata davanti alla sede del Governo indiano. La donna era stata violentata dai suoi colleghi e dal capo, che l'ha poi costretta a licenziarsi. A nulla è servito denunciare l'accaduto alla polizia



NEW DELHI - È morta dopo sette giorni di agonia Pavitra Bhardwaj, l'assistente universitaria indiana che si è data fuoco davanti al palazzo del Governo a causa di uno stupro e della conseguenrte perdita del posto di lavoro.  
-Pavitra Bhardwaj, 40 anni, assistente nel laboratorio di chimica del college Ambedkar dell'UniversiRao tà di New Delhi, il 30 settembre si è immolata davanti alla sede del governo nella capitale, urlando di essere stata violentata dai colleghi tre anni fa. Ma oltre allo stupro, Pavitra ha subìto anche l'umiliazione di essere licenziata dopo aver dichiarato di voler denunciare i suoi aggressori.

È arrivata all'ospedale di Lok Nayak con il 90% del corpo ustionato: "Sapevamo che non ce l'avrebbe fatta", ha commentato un medico che si è occupato del caso. Secondo suo fratello Vinay, Pavitra aveva scelto di darsi fuoco come estremo atto di protesta: negli ultimi sette mesi aveva cercato invano di denunciare il caso alla polizia locale, al nucleo Crimini contro le donne, all'ufficio del capo di governo Sheila Dikshit, al vice-cancelliere dell'Università di Delhi. Nemmeno suo marito Dharmender Bhardwaj, che lavora come capo poliziotto a Delhi, è riuscito ad aiutarla. Nell'agonia, Pavitra ha riferito alla polizia di aver commesso il gesto perché "nessuno aveva ascoltato le sue grida d'aiuto in altri modi".

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