Strage
di lampedusa
un
corridoio umanitario per i migranti
sit-in all’Esquilino
Lunedì 7 ottobre Ore
17
Una tragedia annunciata quella che ha visto morire nelle acque di Lampedusa oltre cento migranti in cerca di una nuova vita. Una strage, con grande ipocrisia la chiamano emergenza, che dura da oltre venti anni. Sono ormai quasi 20mila le vittime del Mediterraneo, della Fortezza Europa, della logica securitaria che sta dietro la legge Bossi-Fini, i reati di clandestinità e di favoreggiamento dell’immigrazione.
Ancora oggi, con i corpi
stesi sulla sabbia, si ha la pretesa di mettere la sordina alle proteste,
difendere le politiche sull’immigrazione del nostro Paese e dell’Ue, addirittura
andare all’attacco di chi prova a discutere di integrazione e inclusione. Di
fronte ai cadaveri ci parlano ancora di pattugliamenti, respingimenti, accordi
intergovernativi sul modello Libia, frontiere e controlli. Ma quello
dell’immigrazione è ormai un fenomeno che non è più possibile governare con le
logiche dell’ordine pubblico. Occorre una riflessione di ampio respiro, per
costruire politiche per e non contro i migranti, a partire dall' immediata
abolizione delle leggi securitarie come la bossi fini. Occorre una immediata
inversione di tendenza così da infrangere il colpevole muro di silenzio che
aleggia sulla questione immigrazione. Ma soprattutto occorre in questo momento
affrontare l’urgenza del picco di sbarchi nell’unico modo possibile: l’apertura
di un corridoio umanitario per accogliere i profughi, salvare le loro vite e
ridare loro la dignità di esseri umani.
È necessario mobilitarsi per fare pressione sul governo italiano: a partire da “Appelloper l’apertura di un canale umanitario per il diritto d’asilo europeo” promuoviamo, come realtà del movimento antirazzista, associazioni, organizzazioni umanitarie, sindacati, partiti, centri sociali e singoli attivisti un momento di protesta e di confronto, un sit-in lunedì 7 ottobre ’13 in Piazza Esquilino a Roma, luogo simbolo delle lotte per i diritti dei migranti
oltre
60 adesioni
Alex
Zanotelli, A
Buon Diritto, Action Diritti in Movimento, Aps Yo Migro - Strike Spa, Arci Roma,
Asinitas, Associazione Nazionale No AIDS Onlus, Associazione Persone Comuni,
Astra19 - Lab! Puzzle, A Sud, Attac Italia, Casa Internazionale delle Donne,
Casale Pacha Mama, CDCA, CEMEA del Mezzogiorno, CNCA Lazio, Comune-Info, Csoa
Sans Papier, Csoa La Strada, Fairwatch, Fiom - Cgil, Icbie Europa Onlus,
Laboratorio Urbano Reset, Laboratorio 53, Lunaria, Network Agenzie Diritti,
Partito Pirata Italia, QuestaèRoma, Quiebraley Diritti Senza Confini, Reorient
Onlus, Rifondazione Comunista Roma, Scup, Senza Confine, Un ponte
per, ass.
antimafie "Rita Atria", AMBU-LANTI (centro orientamento sanitario), Comunità
Cristiana di base di San Paolo, Rete di amicizia con le ragazze e i ragazzi di
strada, Roberto Giordano (segreteria Cgil Roma lazio), INsensINverso, SCI
Servizio Civile Internazionale, Giovanni Raffaele, U.S. Citizens for Peace &
Justice, Laboratorio "SofiaRoney.org", lasciateCIEntreare, Teatro Valle
Occupato, Unione Sindacale Italiana, Sportello Immigrati ACU Campania, USB,
Archivio Memorie Migranti AMM, laboratorio sociale 100celle, Angelo Mai Altrove,
Silvana Telaro.
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