mercoledì 9 ottobre 2013

pc 9 ottobre - INVECE CHE CONSULTORI PER LE DONNE, "CENTRI PER LA FAMIGLIA"

In Regione Lombardia un nuovo attacco contro le donne, la loro autodeterminazione, la loro salute e la loro stessa vita con lo snaturamento della funzione dei consultori.

Infatti, attraverso il cosiddetto Sportello welfare previsto dal DGR 37/2013, si intende trasformare i consultori in Centri per la famiglia. A premessa, viene annunciato l'intento di ulteriore sviluppo della “...Legge regionale sulla famiglia, con il particolare intento di promuovere il suo valore sociale...”. ; nel progetto si dice:”..ottimizzeremo il sostegno alla natalità, alla maternità e alla paternità, con l'evoluzione dei consultori familiari in centri per la famiglia e con la prosecuzione di interventi anche economici a sostegno della maternità e paternità..”. Questo mentre il numero dei consultori pubblici ha subito negli anni una significativa riduzione, quindi, le donne sempre meno dispongono di un servizio pubblico gratuito(e quanto particolarmente importante sia questo per le donne in generale, ma sopratutto oggi con perdita di lavoro, precarietà), un servizio per la “cura di sè”, in autonomia, sopratutto in tema di Interruzione Volontaria di Gravidanza.
In una Regione che ha già visto la riduzione del numero dei consultori pubblici, in perfetta continuità anche con le politiche familiste di Formigoni, di profusione a piene mani di concezioni oscurantiste che rendono la vita delle donne sempre più difficile. E, naturalmente, non manca il riferimento ai privati.
Ogni attacco ai consultori rappresenta un attacco materiale, concreto alla libertà di scelta delle donne, alla loro autodeterminazione e allude al ruolo di mogli e madri che le donne devono avere in questa società.

In diverse Regioni, EELL, a macchia di leopardo, si sono avuti attacchi all'autodeterminazione delle donne, prima la Lombardia di Formigoni, poi il Piemonte di Cota e il Lazio della Tarzia, contemporaneamente abbiamo assistito ad una campagna ideologica e mass mediatica di attacco alla contraccezione e per l'ampliamento dell'obiezione di coscienza ai farmacisti.

Ora è necessario e non rinviabile contrastare sul campo questo ulteriore attacco.

Nessun commento:

Posta un commento